La Fiorentina si fa un regalo nell’ultimo impegno stagione andando ad espugnare l’Olimpico grazie al successo contro la Lazio, con tre punti che certificano il quinto posto finale in campionato dei gigliati. Nel torneo di ciò che poteva essere e che non è stato, con la truppa guidata da Paulo Sousa si toglie almeno la soddisfazione di battere a domicilio una delle squadre più in forma dell’ultimo periodo di stagione, chiudendo un girone pessimo per i toscani che ha visto i viola cogliere solo due successi nelle ultime 12 partite.
Lazio-Fiorentina 2-4 E pensare che l’inizio per la Fiorentina era stato tragico: senza gli squalificati Borja Valero e Pasqual, con Benalouane e Babacar ai box, l’esordiente dal 1′ in porta Lezzerini veniva bruciato da una magia di Lulic da fuori area già al 2′. Gli ospiti, con Zarate schierato nel ruolo di prima punta anomala, dunque con Kalinic in panchina, ci mettevano un po’ a reagire e solo dopo l’infortunio alla spalla di Alonso, che costringeva a vedere in campo Roncaglia nell’insolita posizione di esterno sinistro in una difesa a 4, si scuotevano. Il quarto d’ora finale era un assolo della Fiorentina con prima Vecino che pareggiava, poi Bernardeschi su assist di Tello portava in avanti i suoi e poi proprio l’ex Barcellona, dopo una corsa di 40 metri in solitaria palla al piede, siglava il 3 a 1 che chiudeva i primi 45′. A siglare la quarta rete viola ancora Vecino al 70′, pochi istanti prima del rigore del 2 a 4 di Klose, che ieri sera ha chiuso la sua carriera con la Lazio.
Campionato in archivio Con il successo ottenuto poche ore fa a Roma i gigliati chiudono al quinto posto e rimangono in attesa della finale di Coppa Italia: in caso di successo della Juventus, la Fiorentina sarà direttamente qualificata ai prossimi gironi di Europa League e potrà iniziare il proprio ritiro estivo il 9 luglio, altrimenti in caso di vittoria del Milan, doppio turno di qualificazione nell’ex Coppa Uefa e inizio della prossima annata già a fine giugno. «Quando si vince c’è sempre gioia – ha sottolineato nel post gara il d.s. viola Daniele Prade’ – Una squadra da rivoluzionare l’anno prossimo? Non serve una rivoluzione, secondo me la parola rivoluzione è una parola sbagliata. La squadra ha dimostrato di essere forte, ha avuto anche momenti di difficoltà ma quando ha potuto esprimersi, ha fatto vedere tutto il proprio valore. All’inizio dell’anno non ci siamo posti degli obiettivi, partivamo con la voglia di continuare una identità di calcio. Poi abbiamo iniziato talmente troppo bene, facendo cose talmente troppo grandi, che poi da parte di tutti c’è stata grossa delusione. Lasciare dietro alle spalle squadre come Milan e Lazio e confermarsi per il quarto anno consecutivo in Europa, cosa che è successa solo a 12 squadre a livello continentale, è una grande soddisfazione per questa proprietà».
Futuro viola Detto che le nubi sul futuro di Paulo Sousa sulla panchina della Fiorentina sono tutt’altro che sgombratesi, nonostante l’autoconferma del portoghese di otto giorni fa, entro fine mese sono attese novità da parte della proprietà sulla scelta del direttore sportivo, con proprio Daniele Prade’, quello attuale, che si gioca il posto in un ballottaggio con Pantaleo Corvino. «Sto lavorando, ho un contratto fino al 30 giugno prossimo con la Fiorentina e la proprietà mi sta facendo lavorare.-ha concluso ancora l’attuale d.s. gigliato- Il momento opportuno ci sarà per parlare con il club. Questa settimana Andrea Della Valle ha avuto dei problemi professionali importanti ma non c’è problema su quando ci incontreremo. Un incontro in merito per discutere il mio futuro è stato fissato ma non c’è urgenza. L’importante è continuare a fare le cose fatte bene come stiamo facendo e continuare a lavorare. La Fiorentina non si fa trovare impreparata in nulla».