E’ stato il critico d’arte Vittorio Sgarbi a presentare in anteprima a Roma nella sala stampa di Montecitorio la mostra “Domenico di Bartolo: cronache di misericordia” in programma ad Asciano (Siena) dal 6 maggio all’11 agosto e il volume “Domenico di Bartolo, una vita artistica tra luci e ombre” di Augusto Codogno (Maggioli editore).
Atto politico supremo «Domenico di Bartolo è un artista non minore ma meno conosciuto – ha sottolineato Sgarbi – e le opere in mostra consentiranno di allargare le conoscenze di questo pittore che è stato anche un grande scultore. Andare a vedere questa grande mostra, riscoprire l’autore e investire in arte è un atto politico supremo che ha compiuto la Pro Loco di Asciano in accordo con l’amministrazione comunale». Al fianco di Sgarbi, il curatore del progetto per conto della Pro Loco di Asciano Franco Sartini; il sindaco di Asciano Paolo Bonari e i componenti del comitato scientifico della mostra Enrico Toti, Cecilia Alessi e Paola Refice.
Dopo Claudio Tolomei lo scorso anno, il progetto Asciano città d’arte curato dalla Pro Loco in collaborazione con il Comune di Asciano, propone il talento di Domenico di Bartolo Ghezzi (Asciano, 1400/1404 – Siena, 1444/1447), interprete autentico del Rinascimento senese. Nei locali museali di Palazzo Corboli verrà allestita la prima esposizione dedicata al pittore che consentirà una lettura ravvicinata di alcune tra le sue opere più importanti in rapporto con i pittori del Quattrocento senese, alcuni dei quali ben rappresentati nel museo ascianese, da Francesco di Valdambrino a Martino di Bartolomeo, da Matteo di Giovanni a Luca della Robbia fino a Jacopo della Quercia.