Tradizione, rievocazione storica, aggregazione sociale: Pescia si appresta a vivere la quarantunesima edizione del Palio, che vedrà i quattro rioni impegnati nella sfida degli arcieri alla conquista del Cencio 2018, quest’anno realizzato dal pittore Adriano Esposito. La manifestazione in calendario domenica 2 settembre sarà accompagnata da una settimana di eventi, celebrazioni che riporteranno Pescia nelle atmosfere del Trecento, quando la storia di questo Palio ebbe inizio.

Il programma Si comincia domenica 26 agosto, con le prime sfilate di musici e sbandieratori, l’allestimento di banchi medievali e le prime ‘disfide’. Nei giorni successivi, le cene propiziatorie in ciascun rione – Ferraia (lunedì 27), San Michele (martedì 28); San Francesco (mercoledì 29) e Santa Maria (giovedì 30) – e, venerdì 31, la benedizione degli arcieri, dei gonfaloni della Lega e dei quattro rioni e del Palio, nella chiesa della Maddalena, con il corteggio storico, che vedrà sfilare oltre settecento figuranti per le strade cittadine, fino a piazza Mazzini. Sabato primo settembre sarà dedicato alla diciannovesima edizione del concorso “La bellezza e l’eleganza della donna nel Medioevo e nel Rinascimento”. Quindi, domenica 2 settembre, la quarantunesima edizione del Palio, con la sfida degli arcieri.

Un patrimonio toscano La manifestazione è stata presentata questa mattina al palazzo del Pegaso a Firenze, alla presenza del consigliere regionale Marco Niccolai. «Il Palio – ha detto il consigliere – è ormai una tradizione consolidata, che riporta Pescia alle sue radici e alle disfide che si tenevano attorno alla figura di Santa Dorotea. La Regione crede fortemente in questa manifestazione, che ha valore turistico e culturale e una grande funzione di aggregazione sociale. Il Consiglio regionale sostiene anche quest’anno l’iniziativa grazie alla legge sull’identità toscana». Attenzione confermata dal presidente dell’Assemblea toscana, Eugenio Giani, che ha voluto far giungere il proprio apprezzamento a pochi giorni dal via: «Questo Palio va oltre Pescia, nel suo esaltare lo strumento della balestra, usato nelle guerre fratricide del campanilismo toscano, e nel circondarsi di iniziative particolari, come il concorso dedicato alla bella Dama del Medioevo». Alla presentazione ha preso parte, per la Lega dei Rioni, Carlo Bottaini, tra i promotori, nel 1978, della rinascita del Palio di Pescia.