Sarebbe stato ucciso poco dopo il suo arrivo a Dakar Gaetano Uva, l'albergatore di Monte San Savino trovato morto in una camera d'albergo a Dakar, probabilmente sgozzato sul posto. L'uomo non dava più notizie di sé, neanche alla madre, dal 28 gennaio, data del suo arrivo nella capitale senegalese: la sera del giorno successivo è stato trovato il suo cadavere, anche se la notizia è stata appresa in Italia solo ieri. Nato a Calgary in Canada ma residente a Monte San Savino da anni aveva la doppia cittadinanza italiana e canadese e una vita ricca di viaggi ed esperienze all'estero.

La ricostruzione dei suoi spostamenti L'uomo mancava da Monte San Savino da quasi un mese e, tra le ipotesi quella che sia giunto nella capitale senegalese con un'auto presa in affitto in Italia, da dove, passando per Spagna e Marocco, avrebbe raggiunto Dakar proprio il 28 gennaio. L'uomo alloggiava all'Hotel Hong Kong dove è stato ritrovato il suo corpo è stato trovato la sera del 29 gennaio. Ancora non chiaro neanche se il viaggio fosse stato intrapreso per turismo o per affari. A Monte San Savino Uva gestiva un bed and breakfast e un tempo affittava la sua limousine gialla per cerimonie, attività che aveva poi abbandonato. In paese aveva convissuto con una ragazza di colore, una relazione tormentata dicono al bar principale del centro aretino, che aveva portato la donna anche a rivolgersi ai servizi sociali e lasciare l'abitazione di Monte San Savino per una residenza protetta. La polizia senegalese ora sta indagando su quanto potrebbe essere successo in quella camera di albergo dove Gaetano Uva ha trovato la morte. Intanto sono in corso le pratiche per il rientro che potrebbero non essere brevi.