Che la Serie B fosse un campionato particolare è cosa nota. Ma forse quanto emerge dopo le prime due gare del 2014 lo annovera di diritto tra i tornei più complicati mai visti. Nelle prime due giornate del nuovo anno nessuna delle prime quattro che avevano concluso il girone d’andata davanti a tutte ha mai vinto, con i due punti conquistati dal Palermo quale miglior rendimento delle squadre che guidano la graduatoria. Ma questa è la serie cadetta: nessuna gara è scontata (e non è una frase fatta quanto un dato reale) e il girone di ritorno si preannuncia quanto mai avvincente con niente ancora deciso sia nelle zone alte che in quelle basse. Guardando alle toscane meglio il Siena (che perde però Plasmati), mentre l’Empoli deve ancora ingranare la marcia giusta. Ma andiamo per ordine.

Qui Empoli Un punto in due gare, rispetto ai sei dell’andata, è un bottino misero per gli azzurri, i quali dopo aver chiuso alla grande il girone d’andata non sono ripartiti al meglio (sotto il punto di vista dei risultati). Ad onor del vero il calendario non era dei migliori: trasferta a Latina e sfida con la capolista Palermo. Ma la squadra vista col Palermo è apparsa comunque in salute, e che ha provato a vincere la gara e ritrovare la testa del campionato.  Ma se l’avvio di campionato non è stato soft, il proseguo non è dei migliori: sabato gli azzurri saranno di scena a Trapani, quinto in classifica e vittorioso sabato a Pescara; mentre nel turno seguente ospiteranno il Carpi che, complice un mercato importante, sembra aver voluto dichiarare di pensare in grande e di voler essere gran protagonista. Chiudiamo proprio col mercato, terminato lo scorso venerdì e con l’Empoli che non è riuscito a piazzare il colpo Missiroli: la società azzurra e quella emiliana ne hanno discusso fino all’ultimo, poi il calciatore ha deciso di non voler scendere di categoria. Due quindi gli innesti nella rosa di Sarri: Luca Martinelli, difensore classe ’88, dalla Juve Stabia, e Mirko Eramo, centrocampista classe ’89 dalla Sampdoria. Resta quindi il gruppo pressoché intatto: quel gruppo che ha fatto sognare nel girone d’andata e che si vuol confermare nel 2014.

Qui Siena Quattro punti in due gare per i bianconeri, con nel mezzo un mercato fatto di partenze illustri, ma soprattutto dalla necessità di reperire soldi per far fronte alla difficile situazione economico-societaria della società. Partiamo proprio da qui, con la prossima settimana che si preannuncia importante: entro lunedì 10 il patron Mezzaroma dovrebbe presentare il progetto dello stadio (che sarebbe ristrutturato e reso più moderno); due giorni dopo è invece previsto un incontro tra il presidente bianconero, i tifosi e il sindaco di Siena Valentini per capire meglio quali saranno le prospettive future del futuro dell’Ac Siena. Accanto a questo «una squadra di ultras», come l’hanno definita i tifosi con uno striscione apparso durante Novara-Siena. Una rosa che, in mezzo a mille difficoltà, prosegue a testa bassa una stagione importante e che gioca davvero con quell’ardore e quella grinta che forse solo che ha a cuore la maglia che indossa può metterci. Merito di Beretta e il suo staff capace di isolare la squadra dalle difficoltà esterne e di riuscire a far dare il massimo sul campo. Chiusura col mercato, fatto di cessioni dolorose (Giannetti allo Spezia e Paolucci al Latina su tutti), dettate come detto da esigenze economiche e dagli arrivi di Fabbrini, Pamic e Ceccarelli. Era arrivato anche Plasmati a completare il reparto offensivo e invece sabato il suo ginocchio sinistro ha fatto crack, chiudendo di fatto la sua stagione e lasciando il Siena “corto” in attacco. Si tornerà quindi sul mercato, tra gli svincolati, sebbene i nomi papabili non siano così tanti. Intanto, come sempre, la squadra pensa al campo al Bari prossimo avversario per cercare di far punti in terra pugliese.