Dopo la sosta natalizia, ritorna il calcio, riprende la Serie A tra polemiche, voci di mercato e contestazioni. Siena-Lazio e Novara-Fiorentina, è questo il quadro degli impegni per le toscane alle prese con una situazione di classifica sicuramente non piacevole e con problemi interni ed esterni che minano la concentrazione delle squadre in avvicinamento a questi due match.

Siena-Lazio Sarà il Siena di Sannino ad inaugurare la ripresa del campionato di Serie A, ospitando nel primo anticipo del sabato (ore 18) la Lazio, attualmente quarte forza del campionato a soli 4 punti dalla vetta occupata da Milan e Juventus in coabitazione. Klose, Cissè, Hernanes, Lulic sono solo alcuni dei grandi nomi della squadra biancoceleste, sicuramente tra i top team del campionato proprio per le tanti ed importanti individualità che può annoverare tra le sua fila, insieme ad un tecnico capace ed esperto come Reja. Insomma, sulla carta, per il Siena c’è da affrontare una sfida che si presenta a tutti gli effetti come proibitiva. La squadra di Sannino è reduce da un periodo prenatalizio decisamente avaro di soddisfazioni. L’ultima vittoria risale al 30 ottobre e nel mese e mezzo seguente per i bianconeri sono arrivati la miseria di soli due punti, frutto dei due pareggi casalinghi con Atalanta e Fiorentina. La squadra, dopo il Natale, si è recata in ritiro ad Imperia per cercare di ritrovare quella concentrazione e determinazione che aveva determinato l’ottimo avvio di stagione della Robur. Le sirene di mercato sono però il fattore più presente in casa Siena, con tante voci che si susseguono sulle trattative intavolate dal responsabile tecnico Perinetti. I nomi nuovi sarebbero quelli di Pozzi e Semioli, da non escludere però un ritorno di Maccarone (avvicendamento che non sarebbe molto gradito dalla piazza senese). L’ultima voce per rinforzare l’attacco del Siena riguarda il campione del mondo 2006, Luca Toni, anche se questo, molto probabilmente, vorrebbe dire girare il giovane Destro alla Juventus. Vedremo quali saranno le decisioni della dirigenza bianconera alle prese, nell’immediato futuro, con un derby familiare molto sentito e degno della miglior soap opera: Lotito, numero uno della Lazio, è infatti sposato con Cristina Mezzaroma, cugina di Massimo e Valentina Mezzaroma, rispettivamente presidente e vicepresidente del Siena. Tra i “due rami” dei Mezzaroma non corre buon sangue dopo che, tra gli anni ’70 e ’90, i loro genitori si erano spartiti un autentico impero dell’immobile e dell’edilizia romana. Lotito e i Mezzaroma non si amano e non fanno nulla per nasconderlo, ignorandosi pressoché costantemente tutte le volte che c’è un’occasione di incontro. Un altro tema, questo, che potrebbe quanto meno mettere un altro po’ di pepe su di una partita in cui in pochi, alla vigilia, si sono focalizzati su elementi tecnici e tattici per capire quali saranno le chiavi del match. Un’atmosfera simile, ahimè, potrebbe non aiutare il Siena che ha un bisogno disperato di punti per uscire dai bassifondi della classifica, cui si trova invischiato.

Novara–Fiorentina Distrazioni ben oltre sopra il limite invece in casa Fiorentina, alle prese con un mercato che ha portato via un pezzo pregiato come Gilardino (adesso al Genoa) e con una colonnina di mercurio che fa registrare temperature sempre più elevate dal punto di vista della tensione all’interno e all’esterno dello spogliatoio. L’amichevole di preparazione con l’Audace Lagnaia, disputatasi sul terreno in sintetico per prepararsi al meglio alla trasferta di Novara, ha aperto per l’ennesima volta le parentesi della polemica e della contestazione da parte del pubblico di fede viola. Prima, dopo e durante l’incontro, i supporter fiorentini hanno chiesto più impegno, maggiore grinta ed agonismo, e soprattutto alla società di investire maggiormente sul mercato. La novità però di questo nuovo capitolo di contestazioni è stata la risposta del centrocampista Vargas che ha invitato tutti i tifosi al silenzio con il classico dito indice portato su naso e bocca. Un episodio che gli ha permesso di superare anche Montolivo nella classifica dei più bersagliati dalla Curva Fiesole, già indispettita dalle tante avventure notturne nell’interland fiorentino del centrocampista peruviano. Sicuramente non una bella atmosfera questa per preparare la sfida di Novara, squadra decisamente poco temibile da punto di vista tecnico, ma agonisticamente presente e che sta progressivamente migliorando la sua condizione, con la voglia di uscire al più presto zona retrocessione. Delio Rossi si trova così tra le mani un’altra bella patata bollente. La pausa doveva servire a smorzare le tensioni e ad arrivare più preparati e pronti alla ripresa del campionato. Invece il clima e le intemperanze dello spogliatoio ci sono sempre e manca all’appello anche un Alberto Gilardino, pezzo pregiato dell’attacco fiorentino e unica vera punta di ruolo dei viola in questa prima parte di stagione. El Tanke Santiago Silva non dà affidabilità ed ecco che per la trasferta piemontese arriva il duo offensivo Ljajic-Jovetic. La speranza è soprattutto che quest’ultimo non perda mai la sua vena ispirante: se si ferma lo “Jo-Jo” e la società non investe sul mercato cercando di rispettare le promesse strappate nuovamente ai tifosi anche nel caldo contesto di questo pre-Novara, i mali della Firoentina sono ben lontani dal trovare una pronta risoluzione.