Vittorie scaccia-crisi e scaccia-fantasmi? Forse. Non esageriamo nei termini. Anche se il pareggio in extremis del Genoa a Lecce ha messo la ciliegina sulla torta delle due squadre toscane di Serie A che stanno cercando di risalire la china e di staccarsi dalla zona retrocessione. Doppia vittoria nel settimo turno del girone di ritorno del massimo campionato calcistico nazionale: 2-0 per la Fiorentina sul Cesena e addirittura 3-0 per il Siena sul Cagliari. Successi frutto di cinismo, pragmatismo, sofferenza, grinta e rabbia, doti necessarie e preziosissime per guadagnare punti nei confronti della zona calda della classifica.

Fiorentina-Cesena 2-0 L’aria del primo assaggio di primavera ha fatto bene alla Fiorentina che ritrova gol e risultati. Non è stata però una passeggiata contro il fanalino di coda Cesena anche per il solito primo tempo confusionario della squadra di Delio Rossi che,  dopo appena 20 minuti, ha dovuto fare a meno anche della stella Jovetic, fermato da alcuni problemi muscolari. Con il montenegrino out, si è spenta un po’ la luce in casa viola anche se la Fiorentina ha dimostrato capacità di soffrire e la volontà di provare a fare la partita nonostante un’inerzia della gara non propriamente favorevole. Decisamente migliore il secondo tempo, anche grazie all’ingresso in campo di un Vargas finalmente sui suoi livelli. Il vantaggio arrivato su autogol di Moras e il raddoppio di Nastasic consegnato a Delio Rossi tre punti importantissimi in classifica ed anche una squadra che sembra aver giovato del ritiro pre-gara voluto dai giocatori stessi. «Adesso basta con le gatte morte – è l’appello di un pragmatico Rossi al termine dell’incontro -. Rimangono 13 partite da giocare e devono essere vissute come delle finali». A partire da mercoledì, verrebbe da dire, quando i viola recupereranno la sfida con il Parma rinviata per neve.

Siena-Cagliari 3-0 Successo rotondo anche per il Siena con le reti di Bogndani, Calaiò (strepitoso il gesto tecnico dell’Arciere per il raddoppio) e Del Grosso che rimediano ad un avvio di gara non brillantissimo da parte degli uomini di Sannino. I bianconeri si confermano tra le mura amiche e poco importa se arriva anche qualche minimo accenno di polemica. Destro, che dopo l’assist per l’1-0 si rivolge rabbiosamente alla panchina, e Calaiò, che polemizza con il pubblico che lo aveva un po’ beccato fino al momento del suo gol, sono lo specchio di un Siena che con grande grinta e tenacia ha conquistato tre punti di grande importanza per fare un passo verso la salvezza. «Destro ha 20 anni e deve ancora crescere, Calaiò ha voluto dimostrate quanto è “rabbiosamente” attaccato alla maglia del Siena». così mister Giuseppe Sannino smonta ‘i casi’ dopo il triplice fischio finale. E non potrebbe altrimenti. Tra sette giorni il Siena va a Cesena dove sarà fondamentale fare punti e mantenersi a distanza dalle sabbie mobili della zona retrocessione.

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