Per il terzo anno di fila la Fiorentina sbanca il San Siro griffato rossonero. E' una vittoria diversa dalle altre due, quella arrivata sabato sera. Se la prima arrivò con l'unico gol viola di Amauri in un'annata di grande sofferenza e quella dell'anno scorso giunse al termine di una partita giocata a viso aperto e dominata sul piano del gioco, al terzo giro i gigliati hanno vinto con cinismo e precisione chirurgica, sfruttando in toto l'episodio legato al primo gol – tiro di Vargas deviato dalla barriera. Nonostante le tante assenze della vigilia a cui si è aggiunta quella di Ambrosini a gara in corso, Montella ha avuto risposte confortanti da chi il campo lo ha visto spesso dalla panchina fino ad ora. Poco importa se di fronte ci fosse un Milan malmesso e alle prese con problemi variamente assortiti: la Fiorentina ha fatto sua la posta con merito e restando in scia di Inter e Verona. Nel campionato diviso in due blocchi, Rossi e compagni chiudono il primo vagone, lontani ma non lontanissimi dal podio pagando sviste arbitrali ma anche errori propri, legati soprattutto alla gestione del risultato e ai tanti, troppi errori sotto porta. Però il calendario, da qui alla fine del girone d'andata, è favorevole considerando che c'è solo il big match contro la Roma: la Fiorentina dovrà allora approfittarne e non perdere ulteriore terreno da chi sta viaggiando a ritmi forsennati.
Il Livorno torna alla vittoria La più classica delle boccate d'ossigeno, la vittoria del Livorno contro l'Atalanta. Dopo 7 turni di sconfitte e pareggi, gli amaranto hanno riassaporato il gusto dei tre punti grazie al gol di Paulinho. Meno brillante di altre volte, sconfitte comprese, la formazione di Nicola ha però capitalizzato al massimo la rete del suo bomber al cospetto di una squadra, quella orobica, neanche lontanamente parente di quella vista contro l'Inter. L'amarezza per i due punti persi nel finale dell'infrasettimanale contro il Torino è alle spalle e ora per i labronici, prima della sosta, c'è la gara a San Siro proprio contro gli uomini di Mazzarri. Se è vero, per usare una frase fatta, che la salvezza non passa da queste sfide, è anche vero però che proprio in queste partite si vede l'animo di una squadra: è lecito attendersi un Livorno solido e concentrato come quello visto ieri all'Ardenza. Sarebbe per Nicola il segnale migliore. Oltre ad un risultato positivo, naturalmente.