Due giocatori dell’Empoli, il difensore Lorenzo Tonelli e l’attaccante Massimo Maccarone, hanno partecipato ieri sera a San Gimignano alla cena di beneficenza organizzata dall’associazione “Neri-Ferramosca” per ricordare la memoria dei due prodotti del settore giovanile della Juventus, Riccardo Neri ed Alessio Ferramosca, scomparsi nel dicembre 2006.
Sull’Empoli e sulla Nazionale «Stiamo facendo molto bene in questo periodo, dove finalmente insieme al gioco, che non e’mai mancato, stanno arrivando anche i risultati – ha spiegato a margine della serata Tonelli -. Siamo soddisfatti ma non vogliamo fermarci, consapevoli che se non diamo sempre il 100%, a cominciare dalla prossima gara contro l’Atalanta, non andremo lontani. Io bomber? Farei di tutto pur di finire ogni gara senza subire reti». «Mi ha impressionato quest’anno in serie A la Juventus, anche se contro di loro abbiamo fatto un’ottima partita – ha aggiunto Maccarone -. I bianconeri stanno facendo grandi risultati e stanno vincendo tante partite senza soffrire. Il livello dei campionati si è abbassato in serie A ma anche in B. L’ho giocata negli anni del 2000 ed il campionato cadetto era di alto livello, quasi allo stesso della serie A. Si è abbassato molto il livello perché c’è meno organizzazione di gioco e nel far emergere i giovani di oggi che secondo me sarebbero molto piu’ bravi rispetto a ciò che si vuol far apparire». Maccarone ha anche commentato alcune dichiarazioni recenti del ct della Nazionale maggiore. «Conte dice che i giovani fanno fatica a sudarsi il posto? Io forse sono uno di vecchio stampo ma penso che i giovani di oggi devono sacrificarsi per arrivare a certi livelli, e poi devono fare ulteriore fatica per mantenerli quei livelli- ha sottolineato ancora Maccarone -. Invece alcuni di loro che dopo alcune buone partite si sentono già appagati ed è la cosa piu’ sbagliata per loro».
Anche Rugani parla, ma da Coverciano «Non sapevo di queste affermazioni di Conte, magari il suo è un discorso generalizzato un po’ troppo- ha aggiunto Rugani premiato ieri sera al Museo del calcio di Coverciano come giovane emergente del calcio italiano -. A livello personale non penso di rientrare in questa categoria perché sono uno che vive solo di calcio e dà tutto sé stesso per questo mestiere che è anche un divertimento per fortuna. Però magari se Conte ha detto una cosa simile un po’ di fondo di verità c’è in questa sua affermazione».