violenzaCon le promesse di amore e di un lavoro ha convinto una connazionale a raggiungerlo in Italia, ma in realtà lui voleva solo farla prostituire e, di fronte al rifiuto della donna, l’ha chiusa per giorni in uno scantinato usandole anche violenza. Fino a quando non è stato scoperto dai Carabinieri e l’uomo, un 37enne operaio edile di origine albanese residente da tempo a Poggibonsi (Siena), è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona e lesioni personali.

Telefono e documenti sottratti appena giunta a Poggibonsi  L’uomo aveva conosciuto la giovane qualche mese fa in Albania e, dopo averla corteggiata, le aveva chiesto di raggiungerlo in Italia per una relazione stabile. Di fronte anche alla promessa di un lavoro, la 27enne aveva deciso quindi di trasferirsi in Italia contando anche sull’appoggio della sorella residente nella provincia di Grosseto. Giunta a Poggibonsi il 20 aprile, appena il tempo di entrare in casa e l’uomo le ha aperto i bagagli e prelevato documenti, soldi e cellulare per poi chiuderla nello scantinato. Nei giorni a seguire l’ha picchiata più volte perchè si rifiutava di prostituirsi. A tradire il 39enne è stato però il cellulare cadutogli dalla tasca che la giovane ha utilizzato per chiamare la sorella prima che l’apparecchio le fosse strappato di mano. La familiare della vittima ha poi dato l’allarme e i Carabinieri sono riusciti a rintracciare l’uomo e l’abitazione dove era segregata la giovane grazie alla denuncia a notte fonda di un cittadino che aveva avvertito le grida in una donna provenienti da una casa in località Staggia. Giunti sul posto, gli uomini dell’Arma hanno fatto irruzione in casa e tratto in arresto il 37enne. La donna è stata soccorsa e affidata alle cure della sorella.