Dalla tuta blu di carrozziere al camice bianco di medico. E’ la “carriera” di un cittadino aretino scoperto e denunciato per il reato di “abusivo esercizio della professione medica” dalla Guardia di Finanza di Arezzo.
Visita e anamnesi dei pazienti Le Fiamme Gialle, al termine di delicate indagini, hanno scoperto un soggetto che, oltre ad essere socio di un’attività di carrozzeria e di commercio di autovetture, esercitava anche la professione di “naturopata”. Le indagini, condotte con l’esecuzione di perquisizioni domiciliari e l’audizione di numerosi “pazienti”, hanno permesso, di acclarare «una vera e propria attività medica posta in essere dall’indagato, con tanto di visita e raccolta dell’anamnesi dei pazienti, anche mediante l’esame di referti di laboratorio o altri esami clinici, pure invasivi, fino alla prescrizione di farmaci» si legge in una nota della Guardia di Finanza.
Titoli accademici rilasciati da Università italiane e straniere Tra i destinatari delle prestazioni “mediche” vi erano ignari pazienti affetti anche da patologie gravi, ai quali venivano fornite indicazioni per la cura degli effetti collaterali delle terapie farmacologiche cui erano sottoposti. Di fondamentale importanza, per la ricostruzione dei fatti, sono state proprio le dichiarazioni raccolte dagli assistiti. I titoli accademici che il professionista si vantava di possedere risultavano essere stati rilasciati da Università, italiane ed estere, non riconosciute dall’ordinamento nazionale.