E’ un 28enne senese la “mente” della rete di spacciatori di sostanze stupefacenti, sgominata dalla Polizia di Siena nell’ambito dell’operazione “Roxy, vita spericolata”. Su disposizione del sostituto procuratore di Siena Antonino Nastasi, il 28enne è stato denunciato insieme ad altre 18 persone per reati in materia di sostanze stupefacenti e per la morte per overdose di un 22enne senese avvenuta nel 2011. Dalle indagini, condotte attraverso intercettazioni telefoniche e con le testimonianze dei consumatori di droga, perlopiù adolescenti, è emerso come il 28enne fosse il vero “deus ex machina” capace di «invogliare, procurare e anche iniettare le sostanze ai giovani più timorosi» si legge in una nota della Questura di Siena.
Lo spaccio vicino ai centri di aggregazione giovanile La rete, di cui facevano parte ragazzi italiani e stranieri oggi di età compresa tra i 22 e i 30 anni, spacciava nei centri di aggregazione giovanile, frequentati da adolescenti indotti al consumo di droghe di ogni tipo, sequestrate nel tempo in quantitativi significativi dalla Polizia. Il modus operandi era sempre lo stesso: gli adolescenti venivano adescati all’interno ed all’esterno dei locali con la cessione di droghe come l’ MDMA, la cocaina, la marijuana e l’ hashish, e poi venivano invogliati ad assumere anche l’eroina, “iniziandoli” anche per la prima volta al consumo della sostanza, cedendo talvolta a titolo gratuito le prime dosi. Vittima di questa rete fu la sera del 23 marzo 2011 un giovane senese morto dopo aver consumato eroina e cocaina iniettata dal 28enne che lo aveva abbandonato, agonizzante, in macchina, appena si era reso conto che il giovane stava male. Ed è stato sempre il 28enne a cedere l’eroina, causandone l’overdose, ad altri adolescenti senesi, salvati solo grazie al pronto intervento di familiari o sanitari.