Mps ha chiuso il primo semestre del 2018 con un utile di 289 milioni, contro una perdita da 3,24 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Gli impieghi alla clientela sono aumentati di 1,4 miliardi. L’indice di solidità Cet1 è al 13%, pari a circa 8,4 miliardi di euro, «in leggera flessione rispetto al trimestre precedente per l’aumento del Btp-bund spread», spiega la banca in una nota. In calo i ricavi del 7,8%. il gruppo ha infatti realizzato ricavi per 1,7 miliardi di euro, in calo anche per la flessione del margine di interesse e delle commissioni nette. Nel secondo trimestre i ricavi sono diminuiti di 45 milioni di euro rispetto al trimestre precedente, soprattutto sul risultato netto da negoziazione e delle attività/passività finanziarie. L’utile del secondo trimestre è stato di 100,9 milioni di euro, contro i circa 3 miliardi di rosso del secondo trimestre 2017. L’istituto senese aveva ‘riscoperto’ l’utile nel primo trimestre 2018, chiuso con un risultato positivo per circa 188 milioni.
Crediti deteriorati, prosegue la vendita Cala l’esposizione dei crediti deteriorati lordi di Mps, che al 30 giugno 2018 è risultata di a 19,8 miliardi di euro, in flessione essenzialmente per effetto della cessione delle sofferenze prevista dal Piano al 2021, con il completamento del processo di cartolarizzazione da 24,1 miliardi. Al 30 giugno, l’esposizione netta delle sofferenze si è ridotta di circa 4,7 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2017 e di circa 4,1 miliardi di euro rispetto al 31 marzo 2018. Intanto, spiega la banca, è «in corso la vendita fino ad un massimo di 3,7 miliardi di euro di sofferenze leasing e small ticket (rispetto agli obiettivi 2018 di 2,6 miliardi di euro del Piano di Ristrutturazione) con chiusura prevista entro l’anno».
Mercato senza precedenti I risultati del primo semestre dimostrano che «ci stiamo muovendo nella giusta direzione». Lo ha detto l’Ad di Mps, Marco Morelli, in conference call con gli analisti. Morelli ha detto che, nell’arco del Piano di ristrutturazione al 2021, la banca sarà «in grado rispettare gli obiettivi di requisiti patrimoniali». L’Ad ha sottolineato che l’istituto opera «in un contesto di mercato senza precedenti. Siamo passati da un piano di ristrutturazione pesante, con meno spazi di manovra su iniziative commerciali e investimenti. Ma ci siamo impegnati nel rilancio banca. Conciliare questi due aspetti non è stato e non è facile».
Npl, superate le aspettative Sulla cessione degli npl «abbiamo superato quelle che erano le nostre aspettative, i nostri target interni e quanto negoziato con la Commissione» europea. Ha detto poi Morelli. L’obiettivo, ha spiegato, è di «anticipare il target al 2021. Considerando la velocità a cui stiamo procedendo con la cessione delle sofferenze, prevediamo di raggiungere un rapporto npe del 10%, e quindi di anticipare e superare l’obiettivo al 2021»