Ripercorrono la strada di Matteo Renzi da tutta Italia. Sono oltre 30mila gli scout sono partiti, zaino in spalla, fazzolettone al collo e scarponi ai piedi per la route nazionale dell’Agesci. Gli scout, dai 16 ai 21 anni, vivranno cinque giorni di strada, condivisione, incontro e si riuniranno a San Rossore (Pisa) dal 6 al 10 agosto, dove è stato invitato anche “lo scout più famoso d’Italia”, e appunto il premier Renzi.
Il viaggio Sono 456 i percorsi che attraverseranno l’Italia: 259 nell’area del nord, 127 in quella del centro e 70 nel sud e nelle isole per coprire l’intero territorio nazionale. I ragazzi saranno portatori di esperienze di coraggio, vissute, condivise, raccolte in oltre un anno di preparazione, per farne la pietra angolare della Carta del Coraggio che insieme scriveranno a San Rossore. In Friuli Venezia Giulia e Veneto i rover e le scolte passeranno per il Vajont. Oltre ai ragazzi italiani, saranno ospiti anche dei ragazzi austriaci e palestinesi.
Il passaggio dalla diga del Vajont Nel cinquantesimo anniversario della tragedia del Vajont, gli scout ripercorreranno i luoghi che hanno subito l’inondazione che causò 1917 vittime, dove accorsero in aiuto tanti scout, incontreranno i sopravvissuti, testimoni di coraggio, e ascolteranno le loro storie.
Il confronto con cronaca e attualità In Campania si terrà un percorso sulle terre di Don Peppe Diana, il sacerdote che venti anni fa è stato ucciso da un sicario mandato dalla camorra mentre si accingeva a celebrare messa. In Sicilia, partendo da Piana degli Albanesi, gli scout incontreranno la realtà dell’accoglienza agli immigrati e della loro integrazione, vedranno la vita che si conduce nei centri di accoglienza e il disagio e la disperazione di chi ha perso tutto, anche la dignità.