ALTOPASCIO – Seconda stella a destra, come canta Bennato, è la strada che porta all’Isola che non c’è, quella tutta da costruire, che rende grandi i sogni e libere le idee. Non a caso è questo il nome del progetto per le politiche giovanili pensato e realizzato dal Comune di Altopascio, che ha vinto, piazzandosi al primo posto in Italia, il bando del Ministero delle politiche della famiglia, aggiudicandosi ben 230mila euro di finanziamento.
Gli obiettivi
Un progetto, il cui capofila è il Comune, con l’Istituto comprensivo di Altopascio, la cooperativa sociale Zefiro e la cooperativa sociale La Luce come partner, per i giovani del territorio (da 6 fino a 20 anni), che risponde a due obiettivi: da una parte, rendere protagonisti le ragazze e i ragazzi di Altopascio nei processi, nelle scelte, nelle proposte e nelle soluzioni; e, dall’altra, coinvolgere giovani al servizio di altri giovani, magari con più difficoltà e con situazioni di disagio sociale, per dare loro nuove opportunità, per sviluppare una formazione e una crescita alla pari, per combattere la dispersione scolastica e l’isolamento, accentuato maggiormente dal Covid-19, e garantire a ogni giovane altopascese gli stessi diritti.
Occasione per credere in se stessi, trovare stimoli nello studio e nelle relazioni con gli altri
«Il nostro centro giovani, attivo in via Fratelli Rosselli, le cui attività sono ora momentaneamente sospese come misura di contenimento del contagio da Covid-19 – spiegano il sindaco, Sara D’Ambrosio e l’assessore al sociale e alle politiche giovanili, Ilaria Sorini – diventerà la cabina di regia del progetto, dove i giovani selezionati come tutor affiancheranno nel percorso di crescita, di educazione e anche di elaborazione delle iniziative, gli altri ragazzi di Altopascio. La fascia di età che vogliamo coinvolgere è quella dei bambini e degli adolescenti, da 6 fino a 20 anni, che sono coloro che stanno subendo gli effetti forse più devastanti della pandemia. La possibilità di affiancare loro coetanei formati, che li guidino e li motivino, può diventare l’occasione per credere in se stessi, trovare stimoli nello studio e nelle relazioni con gli altri, dedicarsi a progetti e iniziative e maturare quindi esperienze e opportunità. Alla base di tutto c’è il solito obiettivo di sempre, portato avanti grazie anche al lavoro del nostro ufficio scuola e servizi educativi e grazie all’intervento degli attori coinvolti in questo progetto: rendere protagonisti i nostri giovani, formare un gruppo stabile di ragazze e ragazzi che possano essere coinvolti in un diffuso senso civico e dare a tutti le medesime opportunità».
Il logo disegnato dai ragazzi
E i ragazzi sono protagonisti fin dall’inizio: loro, infatti, gli ispiratori del logo ufficiale del progetto, grazie alla selezione organizzata tra gli studenti della scuola media “G. Ungaretti”, coordinata dalla professoressa Alessandra Altamura, che ha consentito di individuare diversi elaborati. Quello di Sara Giorgetti: suo infatti il disegno scelto come vincitore, che ritrae un arcobaleno diretto verso una stella, con tre bambini che si tengono per mano e guardano verso la meta. Per i premi speciali, invece, sono stati selezionati Mattia Puleo e Yassin Mohamed Zaiani per l’originalità e Giorgio Tintori, Federico Di Monaco e Elia Maurini per l’elaborazione artistica.