Appartengono a un gruppo paramilitare di oltre 300 uomini addestrati a mettere a segno rapine in tutta Europa i quattro uomini, romeni, arrestati dalla polizia di Firenze con l’accusa di essere gli autori del colpo avvenuto nel dicembre del 2013 all’interno della gioielleria Fani di via Tornabuoni, a Firenze. La stessa banda sarebbe responsabile, tra l’altro delle rapine con mazze e asce messe a segno in due gioiellerie nel centro di Milano, in via della Spiga, e di una tentata rapina in una gioielleria di via del Parione, sempre a Firenze.
L’addestramento I giovani, spesso provenienti dagli orfanotrofi romeni, venivano sottoposti a un vero e proprio addestramento militare di quattro mesi nei boschi della Romania. Imparavano a usare mazze e asce, a cambiarsi in fretta di abiti, a fuggire senza lasciare tracce, a dormire all’aperto e a resistere anche a climi rigidi. L’organizzazione, molti componenti della quale sono stati arrestati nei mesi scorsi in altri paesi europei, aveva un regolamento applicato da una commissione, che prevedeva anche punizioni corporali. Per ogni colpo riuscito la “nuova famiglia”, come veniva chiamata in gergo, pagava a ogni malvivente un compenso di 5mila euro. In caso di arresto, era prevista assistenza alla famiglia.