5 milioni e mezzo di euro per accogliere tutte le richieste di iscrizione alla scuola dell’infanzia. E’ quanto ha stanziato la Regione Toscana a sostegno di 2500 bambini che, altrimenti, sarebbero rimasti esclusi.
La situazione – Anche per l’anno scolastico che sta per iniziare nelle sue scuole d’infanzia lo Stato non è in grado di garantire i denari necessari per accogliere tutte le richieste di iscrizioni: e anche per questo nuovo anno, come nei due precedenti, è la Regione a svolgere un ruolo di supplenza con fondi propri in modo da soddisfare i fabbisogni non coperti dagli organici assegnati dal Ministero.“Uno sforzo quest’anno ancora più complesso che nel passato – commenta Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all’Istruzione, – a causa dei tagli ulteriori con cui anche la Regione Toscana deve fare i conti. Abbiamo comunque fatto il possibile avvicinandoci a una quota percentuale assai vicina rispetto alla totalità delle richieste”.
I criteri di assegnazione – Per prepararsi, dati alla mano, Stella Targetti aveva inviato una lettera, ai primi dello scorso giugno, indirizzandola ai sindaci e agli assessori competenti in materia di Istruzione (“Si profila anche per il prossimo anno una emergenza scuola dell’infanzia – scriveva, chiedendo le informazioni necessarie per rilevare i fabbisogni effettivi – con la conferma del blocco degli organici che ormai colpisce le nostre comunità da due anni”). In base ai dati raccolti, si è dunque arrivati al protocollo oggi firmato, oltre che da Stella Targetti, anche da Angela Palamone (dirigente Ufficio Scolastico Regionale), Alessandro Pesci (Anci Toscana) e Oreste Giurlani (Uncem Toscana). In base a questo accordo i bambini iscritti nelle sezioni già finanziate nei due anni scolastici precedenti potranno completare il ciclo triennale delle scuole d’infanzia. Saranno inoltre accolte le richieste delle famiglie con bambini in lista di attesa. Per l’assegnazione dei contributi Regione, Ufficio Scolastico, Anci e Uncem concordano su due priorità: le sezioni già finanziate nei due anni precedenti (che saranno tutte rifinanziate) e, per le nuove richieste, quelle collocate in territori interamente montani. Il protocollo indica ulteriori criteri sulle nuove sezioni da collocare, con priorità graduata in favore di scuole dell’infanzia statali, scuole comunali e scuole private paritarie. Specifici impegni sono previsti, nel protocollo, per i Comuni interessati e per l’Ufficio Scolastico Regionale.
I numeri – 98, in totale, le sezioni ammesse a contributo (con circa 2.500 bambini complessivamente iscritti e 196 insegnanti adibiti). Di queste, 75 e mezzo sono sezioni già finanziate negli anni scolastici precedenti mentre 22 e mezzo sono nuove (per “mezza sezione” si intende quella con un funzionamento pari a 25 ore con un insegnante mentre la frazione intera funziona a 40 ore con due insegnanti). Questo l’elenco delle 98 sezioni ripartito per i territori provinciali: 6,5 in provincia di Arezzo; 7 Firenze; 1 Grosseto, 9,5 Livorno; 11 Lucca; 1 Massa-Carrara; 23,5 Pisa; 15 Prato; 19,5 Pistoia; 4 Siena. 64, in totale, i Comuni dove verranno realizzate le 98 sezioni (fra Comuni e Unioni di Comuni i soggetti che hanno presentato istanza sono 57). Questa la ripartizione: 4 Comuni in provincia di Arezzo, 8 Firenze, 1 Grosseto, 6 Livorno, 8 Lucca, 1 Massa-Carrara, 16 Pisa, 5 Prato, 10 Pistoia, 5 Siena.
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