Scrofiano in festa per celebrare il santo Patrono, San Biagio. Grande attesa nella frazione di Sinalunga dove dal 2 al 4 febbraio è in programma il “Festone di San Biagio”, un variegato cartello di eventi tra sacro e profano che ha il suo culmine nel Corteo della Mazza, caratteristico trofeo che i giovani paesani in costume cinquecentesco portano per le vie del paese. Questa usanza fu introdotta nel borgo nel XVI secolo da un discendente della famiglia Gori che ebbe modo di assistere ad una processione in onore di San Biagio nell’isola di Malta. La “Mazza” è formata da un impasto di farina ed uova, lavorato dalle donne del paese, che prende varie forme serpolini, graticole, pettini, fiori, mitrie, pastorali, una Scrofa (che come dice la tradizione sarà donata al presidente del comitato) tutti oggetti appartenenti alla vita e al martirio del “Vescovo” San Biagio.
Il programma – A dare il via ai tre giorni di festa sarà, venerdì 2 febbraio alle ore 16 la Santa Messa della Candelora nella Chiesa della Collegiata con il Coro di Scrofiano a cui, in serata, seguiranno la Benedizione della Mazza (ore 21,15) e il concerto della Filarmonica Ciro Pinsuti di Sinalunga, diretta dal maestro Marco Rencinai. Sabato 3 febbraio alle 11,30 è in programma la concelebrazione eucaristica con la benedizione della gola con la reliquia di San Biagio. Nel pomeriggio via al corteo della mazza con dame, signori e mazzieri del Festone (ore 16) e alle ore 17 la santa messa con la benedizione della gola. A seguire il concerto con il Guinette Duo (Giulio Cuseri al clarinetto e Roberto Rossi alla chitarra). Domenica 4 febbraio alle ore 10 è in programma la Santa Messa e, nel pomeriggio, al culmine dei festeggiamenti il corteo della Mazza sfilerà per le vie del paese con la partecipazione del Gruppo Storico e Sbandieratori Città di Castiglion Fiorentino delle dame, dei signori e dei mazzieri del Festone e della Filarmonica Pietro Mascagni di Farnetella. Alle 17 la santa Messa presieduta dal Vescovo Stefano Bassetti con la solenne benedizione della gola, cui seguirà il disfacimento della Mazza: i singoli pezzi che la compongono saranno donati agli Scrofianesi come buon auspicio per il prossimo “Festone”.