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PRATO – “Vaccino forzato uguale a sterminio legalizzato”, “i vax uccidono”. Se a ciò si unisce l’ennesimo attacco al ministro Roberto Speranza, il repertorio della galassia no vax è al completo.

Tornata all’azione all’ospedale di Prato, ricoperto la notte scorsa di scritte ingiuriose verso chi porta avanti la lotta al Covid tramite l’immunizzazione. “Un episodio molto grave, un atto inqualificabile da condannare fermamente che offende i pazienti ricoverati o che lo sono stati, il personale sanitario che si è impegnato con costanza e con grande sforzo nella lotta contro la pandemia”, ha affermato Paolo Morello, direttore generale dell’Asl Toscana. La direttrice dell’ospedale, Sara Melani, ha già denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine: “Sono molto amareggiata, le strutture hanno dato un contributo fondamentale nella gestione dell’emergenza sanitaria oltre ad un supporto importante nella campagna vaccinale. Un episodio molto offensivo e grave”.

Nel centro Pegaso sono stati ricoverati circa 1300 pazienti affetti da Covid, effettuate circa 260 terapie con monoclonali e nella struttura dell’ospedale Santo Stefano sono stati effettuati 35mila vaccini di cui mille 650 in ambiente protetto per i soggetti fragili e a rischio di reazioni allergiche oltre a 50 terapie con monoclonali.