La Provincia di Grosseto non esclude di ricorrere a una class action contro l’individuazione nel territorio maremmano da parte della Sogin di un deposito di scorie radioattive. «Proprio in queste ore la Provincia formalizzerà l’invito ai Comuni interessati ad un incontro in tal senso – ha detto il presidente della Provincia e sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna -, in modo da condividere gli approfondimenti del caso e procedere con un fronte comune all’interno del procedimento avviato con l’inchiesta pubblica ed, ove necessario, anche con una class action nelle sedi processuali competenti».
Tutelare la vocazione agricola e turistica «La Provincia, così come i singoli Comuni, – aggiunge Vivarelli Colonna – sta seguendo la vicenda con attenzione ed è intenzionata a tutelare la vocazione agricola e turistica del territorio e l’investimento che ogni Ente sta facendo in questo senso, assieme ai privati, al settore economico, alle associazioni e ai cittadini». Non si fermano intanto in Toscana le polemiche contro l’individuazione dei possibili siti per le scorie. Un fermo no all’ipotesi che le scorie possano essere stoccate nel territorio toscano arriva anche dalla Cna e dalla Confcommercio di Siena e dalla Cia e Confartigianato di Grosseto.