Scopertura straordinaria per il pavimento del Duomo di Siena in occasione di Expo. Fino al 31 luglio è in programma «un apertura straordinaria senza precedenti – spiega in una nota l’Opera Metropolitana di Siena – che si aggiunge a quella consueta dal 18 agosto, dopo il Palio dell’Assunta alla fine di ottobre».
Sul pavimento opere di Beccafumi, Sassetta e Pinturicchio La Cattedrale di Siena conserva il Pavimento a commesso marmoreo, un capolavoro unico, non solo per la tecnica utilizzata e la sua organicità, ma anche per il messaggio delle figurazioni, un invito costante alla ricerca della Sapienza. Abitualmente, il prezioso tappeto di marmo è protetto dal calpestio dei fedeli, ma ogni anno, per alcuni mesi, viene “scoperto” all’ammirazione costante e in progressiva crescita dei visitatori. Si tratta del pavimento «piu’ bello, grande e magnifico», che mai fosse stato fatto, secondo la nota definizione del Vasari. I cartoni preparatori per le cinquantasei tarsie furono disegnati da importanti artisti, quasi tutti “senesi”, fra cui il Sassetta, Domenico di Bartolo, Matteo di Giovanni, Domenico Beccafumi, oltre che da un pittore “forestiero” come l’umbro Pinturicchio, autore, nel 1505, del celebre riquadro con il Monte della Sapienza, raffigurazione simbolica della via verso la Virtù come raggiungimento della serenità interiore.