E’ esplosa oltre 370 milioni di anni fa,  si chiama stella Supernova SN 2013bj,  proviene dalla lontana galassia a spirale denominata MCG-01-36-005 posta nella costellazione zodiacale della Vergine. A scovarla gli astrofili Simone Leonini, Giacomo Guerrini, Paolo Rosi e Luz Marina Tinjaca Ramirez dell'Osservatorio Astronomico Provinciale di Montarrenti (Siena).
 
Scoperta “internazionale” La scoperta è avvenuta il 4 aprile scorso ma a causa del maltempo non è stato possibile effettuare dall’Italia la necessaria immagine di conferma dell’ospite galattico. Per questo motivo è stata richiesto aiuto al collega australiano Joseph Brimacombe che, attraverso il proprio strumento robotico da 0.51m collocato negli Stati Uniti, è riuscito a confermare la presenza della variabile, quasi contemporaneamente alla conferma che arrivava dal  telescopio robotico a controllo remoto collocato in New Mexico. Solo a questo punto è stato possibile inviare l'allerta alla comunità astronomica internazionale alla quale hanno risposto gli astronomi Nidia Morrel ed Eric Hsiao del Carnegie Observatories (La Serena, Chile) che attraverso i ricercatori dell'Australian National University hanno indirizzato il telescopio di 2,3 m di diametro del Siding Spring Observatory (New South Wales, Australia) verso l'oggetto cosmico appena scoperto per la sua caratterizzazione. La supernova è stata catalogata di tipo II (core collapse,ovvero un evento che segna la fine di una stella dalla massa circa 8 volte maggiore di quella solare), individuata 5-6 settimane dopo il suo massimo di luminosità.  
Le altre scoperte Gli astrofili dell’Osseravtorio di Montarrenti non sono nuovo a queste scoperte stellari. Lo scorso ottobre avevano individuato una luminosa supernova a 360 milioni di anni luce dalla Terra (leggi) e  nel giugno del 2011 un’altra supernova a 334 milioni di anni luce dal nostro pianeta (leggi).