FIRENZE -Tragico scontro questa notte a Firenze tra una moto e un monopattino.

Il conducente del mezzo elettrico, un 27enne, è morto dopo essersi scontrato con una moto. L’incidente è avvenuto intorno alle 1,30 all’incrocio tra viale Don Minzoni e via Masaccio. L’uomo, originario dello Sri Lanka, sarebbe deceduto sul colpo per le gravi lesioni riportate. Feriti il conducente e la passeggera dello scooter, portati in codice rosso all’ospedale di Careggi, ma non sarebbero in pericolo di vita. Secondo le prime ricostruzioni della Polizia Municipale il 27enne non indossava il casco.

Sindaco Nardella: «Serve subito una legge»

«Lanceremo una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare se Governo e Parlamento non provvedono in tempi brevissimi a una legge nazionale» per una maggiore sicurezza nell’uso dei monopattini. E’ quanto afferma in una nota il sindaco di Firenze Dario Nardella,  della scorsa notte. Il sindaco ha espresso cordoglio ai famigliari del giovane uomo e le sue «più profonde scuse per l’inaccettabile lacuna normativa» sull’impiego dei monopattini. «Sono mesi – ha aggiunto Nardella – che Firenze è in prima linea per battersi per una maggiore sicurezza. Aspettiamo che gli inquirenti chiariscano la dinamica dell’incidente, ma ciò che è già appurato è che il conducente del monopattino non aveva il casco – spiega il sindaco -, a differenza delle due persone che erano sulla moto. Firenze è stata la prima città a farsi carico del problema e da sindaco firmai un’ordinanza che purtroppo fu annullata dal Tar. Decidemmo di non fare ricorso, ma di chiedere al Parlamento un intervento rapido e decisivo con una norma che rispondesse alle proposte avanzate dalla nostra città. Non molleremo su questa battaglia perché in gioco ci sono le vite di tante persone, soprattutto giovani. Le norme attuali sono assolutamente insufficienti e inadeguate. È paradossale che sotto i 18 anni il casco è obbligatorio per chi utilizza il monopattino – afferma il sindaco Nardella -, mentre non lo è per chi ha più di 18 anni. È una regola beffa. Ci dispiace con tutto il cuore constatare che questi drammatici eventi, che purtroppo si sono verificati anche in altre città italiane ed europee, come ad esempio Genova e Parigi, ci danno ragione, ma della ragione non ce ne facciano niente fino a quando avremo una norma chiara per la tutela di tutti i cittadini e per la sicurezza dei monopattini, che sono un mezzo innovativo ed ecologico per spostarsi nelle città, ma che necessitano assolutamente di un quadro chiaro di sicurezza e tutele».

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