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Emiliano Spanu, sindaco di Rapolano Terme

«Abbiamo vinto un’importante battaglia civile ma non abbasseremo la guardia. Adesso ci dobbiamo mettere a lavoro per ridiscutere un piano di razionalizzazione che non penalizzi la popolazione ed un servizio essenziale, specie per le fasce più deboli della cittadinanza». Con queste parole il sindaco di Rapolano Terme Emiliano Spanu commenta il rinvio ufficiale da parte di Poste Italiane del piano di razionalizzazione che avrebbe portato alla chiusura, dal 13 aprile, dell’ufficio postale a Serre di Rapolano. Il presidio era stato inserito nella lista delle 64 sedi toscane che avrebbero cessato l’attività. A Serre, poi, era stato istituito anche un apposito comitato contro la chiusura dell’ufficio postale. «La voce di amministratori ed enti pubblici, sostenuti in questa causa da tanti cittadini al loro fianco, non poteva rimanere inascoltata – prosegue il primo cittadino -. Siamo soddisfatti perché è prevalso il buon senso, nell’interesse delle comunità e dei territori, come giustamente ha sottolineato la presidente di Anci Toscana, Sara Biagiotti. Adesso, occorre mettersi da subito a lavoro con Anci e Uncem per stilare una proposta alternativa da sottoporre quanto prima a Poste Italiane».