Il distretto del camper toscano piange uno dei suoi più illuminati fondatori. E’, infatti, scomparso improvvisamente ieri nella sua abitazione di Barberino val d'Elsa Fabrizio Giotti, 75enne presidente della Mobilvetta Design azienda leader della camperistica. Storico imprenditore del distretto è stato tra coloro che hanno più contribuito alla crescita industriale ed economica della provincia di Siena e della Valdelsa. A lui si deve la nascita, insieme ad altri imprenditori lungimiranti, del polo della camperistica e dell’automotive orgoglio della toscana. Fabrizio Giotti infatti fu tra i primi in assoluto a scommettere su questo settore, “inventando” le prime roulottes e in seguito una linea di camper tra le più apprezzate non solo in Italia ma in tutta Europa.

L’azienda Mobilvetta Design nasce nel 1961 come azienda per la produzione di mobili. Queste origini dedicate all'arredamento ed all'ebanisteria più ricercata, si riveleranno decisive quando nel 1976, Mobilvetta Design converte la propria missione aziendale presentandosi sul mercato del plein air. L'evoluzione e l'espansione dell'impresa toscana hanno imposto, negli anni, Mobilvetta Design come azienda leader nel settore del veicolo ricreazionale.  Grazie alle sofisticate tecnologie impiegate e alla cura riservata agli interni e ai dettagli, Mobilvetta Design rappresenta uno dei più significativi esempi dello stile e del design Made in Italy.

La crisi del camper Sfiancato dalla crisi, il distretto del camper è in caduta da quattro anni, quando, uscito da due lustri di crescita costante, sono arrivati i primi segnali di cedimenti. Nel 2008 le aziende produttrici di camper sono state costrette a ripensare totalmente il loro futuro. Una crisi economica quella del distretto valdelsano nel quale si produce più del 90% dei caravan italiani, che sembrava essere alle spalle nel 2010, anno in cui si registrarono timidi segnali di ripresa (leggi). Oggi il distretto è alle prese anche con una grave crisi occupazionale, legata al crollo dei consumi interni: in quattro anni la produzione locale, che negli anni d'oro garantiva un fatturato di 700 milioni e 2.000 posti di lavoro, è crollata del 50% per il calo delle immatricolazioni di nuovi mezzi, passate in Italia da 15.000 del 2007 a 5.000 stimate per il 2012. Il distretto ha perso 350 posti di lavoro. A tenere i lavoratori con il fiato sospeso era stata nei mesi scorsi la Trigano, una delle più attive sul territorio, che aveva dichiarato l’avvio delle procedure di mobilità per 110 lavoratori su 340. Lo scorso 4 settembre le parti sociali hanno raggiunto un accordo con l’azienda per il prolungamento di un anno del contratto di solidarietà permettendo di ridurre a 48 il numero dei lavoratori interessati dalla procedura di mobilità (leggi).

Il protocollo per il rilancio Lo scorso 10 dicembre Regione Toscana, Confindustria Toscana, Associazione degli industriali, Comuni valdelsani  e parti sociali hanno siglato un protocollo d’intesa (leggi) suddiviso in dieci punti (dalla promozione della ricerca e dello sviluppo, alla formazione dei lavoratori per affrontare le nuove sfide del mercato passando dall’implementazione delle azioni per l’internazionalizzazione) per ridare competitività all’industria del camper e alla sua filiera.