«San Gimignano ha perso oggi uno dei suoi figli più cari, una persona dall’inestimabile valore umano e dalla profonda dote culturale, un illustre concittadino sempre pronto a mettersi a disposizione per il bene comune e per la diffusione di ciò che più gli era caro: la cultura». Così il sindaco di San Gimignano Giacomo Bassi alla notizia della morte di Gabriele Borghini, sangimignanese e soprintendente per i Beni Artistici e Storici di Siena e Grosseto.

Il ricordo nei panni di guida turistica «E’ stato un grande soprintendente – aggiunge Bassi – e un semplice sangimignanese in grado di portare il nome della nostra città in giro per il mondo e, al contempo, in grado di portare la cultura e la conoscenza del mondo all’ombra delle sua amate torri. Credo assolutamente di interpretare al meglio il sentimento di tutti i cittadini nell’affermare che gli saremo per sempre riconoscenti per quanto ha voluto e saputo fare per San Gimignano, per la disponibilità che ha sempre dimostrato, per lo spirito di idee fonte d’ispirazione in ogni nostro progetto culturale, per la capacità di coinvolgere ogni cittadino e turista che ha avuto il piacere di ascoltare le sue parole. Gabriele era un amico prima ancora che un collaboratore dell’amministrazione comunale, lo ricordo nei preziosi consigli donatici in merito alla mostra su Tamagni, per i progetti di riallestimento dei nostri musei e per i progetti di recupero del Santa Fina e dell’ex carcere. Quei consigli sono e saranno tesoro per noi e per le generazioni future nel ricordo indelebile di una persona che, umilmente, ha saputo offrirsi a qualsiasi sangimignanese chiedesse. E indelebile sarà per sempre quell’immagine in cui lo ricordo nelle vesti di guida turistica dei tanti visitatori di Nottilucente alla scoperta delle perle d’arte, storia e cultura conservate nelle nostre mura. In questo momento – conclude Bassi – a nome della giunta, del consiglio, dell’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza voglio esprimere il più profondo cordoglio e stringermi nel dolore alla famiglia e ai conoscenti di Gabriele»