Tutto pronto al Nazareno per festeggiare il nuovo segretario del Partito Democratico, Roma, 30 aprile 2017. ANSA/GIUSEPPE LAMI

FIRENZE – Di tutto un po’. Qualche paracadute, alcuni cavalli di ritorno ed emergenti in cerca del loro primo “ingaggio” in Parlamento.

Il Pd, dopo una giornata di rinvii e discussioni, ha stilato la lista per le elezioni del prossimo 25 settembre. In Toscana sono poco più di una ventina le candidature espresse. In totale, tra Camera e Senato, sono 36 i seggi disponibili. Tra i paracadutati rientrano Laura Boldrini, capolista nel proporzionale per la Camera del collegio Arezzo, Siena, Grosseto e Livorno, Anna Ascani, capolista nel proporzionale per la Camera del collegio di Massa, Lucca, Pistoia e Prato, e Arturo Scotto, secondo dopo la segretaria regionale Simona Bonafè nel collegio proporzionale per la Camera di Firenze e Pisa. Tra i nomi più gettonati quello di Caterina Bini, candidata nell’uninominale per la Camera di Pistoia e Prato e in due collegi proporzionali sempre per Montecitorio.

Per quanto riguarda le altre sfide testa a testa alla Camera, la scelta è ricaduta su Martina Nardi (Massa Carrara), Anna Graziani (Lucca), Enrico Rossi (Siena-Grosseto), Andrea Romano (Livorno), Vincenzo Ceccarelli (Arezzo), Federico Gianassi (Firenze), Emiliano Fossi (Firenze 2). A Pisa in pole Nicola Fratoiani, che con Sinistra Italiana rappresenta una delle forze della coalizione. Lo stesso vale per i collegi uninominali per il Senato di Prato e Firenze.

Gli altri candidati sono Silvio Franceschelli (Siena, Arezzo e Grosseto), che ha un posto anche nel listino proporzionale e Andrea Marcucci (Pisa e Livorno). Insieme all’ex presidente della Provincia di Siena, nel collegio plurinominale che riguarda l’intera Toscana, ci sono Dario Parrini, capolista, Ylenia Zambito, Franceschelli e Caterina Biti. A questo quadro va aggiunto il “giallo Stefano Ceccanti”. Il costituzionalista risulta inserito come quarto in lista nel proporzionale per la Camera di Firenze e Pisa. “La notizia è destituita di qualsiasi fondamento come ben sa il segretario Letta”, ha spiegato il deputato, che come l’ex ministro Luca Lotti sarebbe tra gli esclusi eccellenti.