Lo scatto più noto: 500 migranti stipati in un barcone al largo del Mediterraneo, immortalati dall’alto, volti stravolti, un minuscolo piede che sbuca da una coperta, un Corano… Centinaia di particolari, altrettante storie. S’intitola “Mare Nostrum” ed è la fotografia con cui Massimo Sestini, fotografo toscano, di fama internazionale, è stato inserito tra i vincitori del World Press Photo 2015.La stessa fotografia che dalle scorse ore troviamo in formato 5 metri per 3 all’interno del Nelson Mandela Forum di Firenze – struttura polivalente che dal 2004 ha scelto di rinunciare a qualsiasi sponsorizzazione per intitolarsi al Premio Nobel per la Pace – nell’ambito della mostra permanente “mediterraneum – il diritto alla speranza, scatti dal mare”.
L’esposizione è stata posta, volutamente, all’ingresso, un passaggio obbligato per chiunque voglia accedere al Mandela Forum di Firenze. “Mediterraneum – il diritto alla speranza, scatti dal mare” presenta 14 grandi fotografie retro-illuminate, realizzate nel 2014 da Massimo Sestini durante le operazioni di soccorso ai migranti della Marina Militare Italiana.
Alcune fotografie sono caratterizzate dall’essere state scattate allo zenith, un punto di vista praticamente “impossibile” per noi. Di qui la scelta di esporle al soffitto, in posizione altrettanto impossibile, in modo da consentire all’osservatore un punto di vista speculare a quello del soggetto fotografato.Ma più che gli aspetti tecnici, pur interessanti, sono i volti delle persone che vanno osservati. Ognuno racconta una storia, una strada che li ha portati fino a quella carretta del mare da cui sono stati tratti in salvo. Vicende che lo stesso fotografo fiorentino sta cercando di ricostruire. Grazie a un appello lanciato in rete, Massimo Sestini ha rintracciato alcune persone immortalate in quegli scatti: qualcuno vive in Italia, altri sono all’estero, di molti si sono perse le tracce.
Un documentario per National Geographic Channel è in preparazione presso la casa di produzione DocLab. Il prossimo 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il documentario andrà in onda in tutto il mondo, su oltre cento canali tv del network National Geographic. Gli scatti “mediterraneum – il diritto alla speranza, scatti dal mare” ci ricordano il difficile percorso per affermare i diritti di tutti, sanciti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Sono fotografie che richiamano anche l’impegno che i governi del mondo si sono presi nel 1979 firmando la Convenzione Internazionale sulla Ricerca e il Salvataggio Marittimo, che fra le altre cose recita: “Le parti garantiscono che l’assistenza sia fornita a qualsiasi persona in difficoltà in mare. Lo faranno indipendentemente dalla nazionalità o dallo stato di tale persona o dalle circostanze in cui tale persona è stata trovata”. Sono fotografie che stanno bene in questa struttura dedicata a Nelson Mandela, vogliono ricordare a coloro che la frequentano le tante facce del percorso per i diritti di tutti. L’iniziativa conclude le attività che l’associazione Nelson Mandela Forum – a cui è affidata la gestione della struttura – ha dedicato al centenario della nascita di Nelson Mandela. “Abbiamo cercato di colpire il vostro animo con immagini che possano rimanere indelebili tra i vostri ricordi” ha sottolineato lo stesso Massimo Sestini