Dormiremo un’ora in meno ma guadagneremo un’ora di luce. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo torna l'ora legale: alle due del mattino del 30 marzo le lancette degli orologi dovranno essere portate un'ora avanti. Si tornerà all'ora solare domenica 27 ottobre, consentendo notevoli risparmi economici ed energetici sfruttando la luce del giorno.
Risparmio economico e energetico Il risparmio complessivo di elettricita' nei prossimi 7 mesi sara' di a 543,8 milioni di kilowattora, corrispondente al fabbisogno annuo medio di 180 mila famiglie. E' la stima di Terna che in una nota precisa che, in termini di costi, il risparmio economico per il 2013 sara' pari a oltre 90 milioni di euro. Dal 2004 al 2012 l'Italia ha risparmiato complessivamente oltre 6,1 miliardi di kilowattora, corrispondenti a circa 900 milioni di euro di minor costo.
Cenni di storia Il primo a credere nell’ora legale fu nel 1784, Benjamin Franklin, l'inventore del parafulmine, convinto dei benefici del risparmio energetico. Ma fu solo oltre un secolo dopo, nel 1907, che l'idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willet, e questa volta trovò terreno fertile nel quadro delle esigenze economiche provocate dalla Prima guerra mondiale: nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un'ora in avanti durante l'estate. Molti paesi imitarono la Gran Bretagna in quanto in tempo di guerra il risparmio energetico era una priorità. In Italia fu adotatta per la prima volta nel 1916, tramite il decreto legislativo n. 631 del 25 maggio, ed è rimasta in uso fino al 1920. Tra il 1940 e il 1948 fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda guerra mondiale. Venne infine adottata definitivamente con una legge del 1965, in periodo di crisi energetica e inizialmente durava quattro mesi, dalla fine di maggio alla fine di settembre; tale durata venne estesa a sei mesi nel 1981, iniziando l'ultima domenica di marzo e terminando l'ultima di settembre. Dal 1996 tutti i paesi dell'Unione europea più la Svizzera adottano lo stesso calendario per l'ora legale.