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Andrea Corti, direttore generale dell’Ato Toscana Sud agli arresti domiciliari da mercoledì perché accusato di turbativa d’asta e corruzione nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Firenze si è autosospeso dall’incarico attraverso una lettera inviata all’assemblea dei soci che si è riunita questo pomeriggio a Siena. L’assemblea , alla quale ha partecipato il 94 per cento della quota dei Comuni, ha deliberato, con provvedimento urgente, di individuare un sostituto pro tempore, individuato nell’ingegner Enzo Tacconi, prediligendo così la soluzione interna. L’assemblea ha anche dato mandato al presidente Alessandro Ghinelli e al presidente del Consiglio direttivo Alessandra Biondi di verificare la disponibilità di Corti a rassegnare le dimissioni o a verificare se sussistano eventuali possibilità di revoca dell’incarico.

«Marco Buzzichelli ha presentato le proprie dimissioni da amministratore delegato di Sienambiente al Consiglio di amministrazione». Lo annuncia la stessa società in una nota dopo le inchieste giudiziarie che l’hanno riguardata, con particolare riferimento allo stesso Buzzichelli, indagato nell’inchiesta condotta dalla Procura di Firenze sulla gara per l’affidamento del servizio per la gestione integrata dei rifiuti urbani nelle province di Arezzo, Siena e Grosseto. «Un atto dovuto – prosegue la nota – scaturito in seguito alle misure nell’ambito dell’inchiesta sulla gara che ha portato all’affidamento della gestione dei rifiuti urbani nell’Ato Toscana Sud. Sienambiente fa sapere che sta lavorando con regolarità, attraverso i propri impianti e il proprio personale, al fine di garantire con continuità il servizio di gestione e trattamento dei rifiuti nella provincia di Siena», aggiunge il comunicato.

Dopo lo scandalo rifiuti «La società fa inoltre sapere che, con senso di responsabilità, ha già adottato tutti provvedimenti e le azioni necessarie per proseguire, dal punto di vista formale, il proprio lavoro e rendere possibile anche in questo frangente l’operatività aziendale», aggiunge ancora la nota che specifica: «Nella seduta straordinaria, il Consiglio di amministrazione ha assunto pieni poteri e, ad oggi, è a tutti gli effetti in grado di deliberare in attesa della nomina del nuovo amministratore delegato».

Commissione d’inchiesta in Regione « Abbiamo deciso di procedere, e lo faremo lunedì, alla costituzione della commissione di inchiesta per verificare se fra costi e qualità del servizio c’è stata congruenza», ha annunciato invece il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi che prosegue: «Mi auguro che nell’arco di un mese la commissione ci dia delle risultanze che manderò ai sindaci». Rossi ha parlato di una «questione assai complicata vista dal punto di vista del cittadino, che ha diritto a servizi di qualità». Sempre lunedì in Giunta regionale, dichiara, «porteremo la legge nuova che istituirà un unico Ato regionale, l’avevamo messo nel Piano regionale di sviluppo». L’Ato unico, ha assicurato Rossi, «ci consentirà di esercitare meglio le nostre funzioni in una dimensione regionale- ha concluso Rossi- possiamo lavorare meglio».