Un cappottino giallo-rosso. È quello che le giovani “chimere” di Porta del Foro Davide Parsi e Gabriele Innocenti hanno conquistato con la vittoria della Provaccia della Giostra del Giubileo di Arezzo. Di un vero cappotto non si può parlare, perché la Provaccia non è la Giostra si sa, ma è l’anticamera dell’ingresso in piazza dei nuovi talenti e dei sogni di vittoria di tutti i Quartieri.
La Provaccia del Saracino del Giubileo Prima di questa vittoria nel Quartiere di Porta del Foro era arrivata quella della Provaccia dello scorso giugno, un primo forte segnale di svolta per il Quartiere in cui manca una lancia d’oro dal 2007. «Vincere è importante, per il Quartiere e per consolidare la nostra coppia di giostratori – a parlare è Davide Parsi, il più grande delle due riserve di Porta del Foro -. Vincere una volta può capitare anche per caso, vincere due volte di fila è una conferma. Abbiamo tanto da migliorare, io in primis che ho fatto un tiro sul 3 che ho sbagliato e chiuso troppo tardi. Ma la nostra carica è la nostra forza. Siamo una squadra, e questo non può togliercelo nessuno». E dopo queste due vittorie, Parsi e Innocenti sognano la vera Giostra: «è emozionante vincere così – dichiara Gabriele Innocente –. Io e Davide abbiamo iniziato questa avventura insieme anni fa. Da allora ci siamo sempre allenati insieme. La Giostra è ancora lontana, ma quando saremo pronti vorrei che entrassimo in Piazza tutti e due nella stessa edizione, questa è la nostra avventura. Ora però è il momento dei nostri cavalieri Andrea Vernaccini e Andrea Carboni. L’ “in bocca al lupo” più grande va a loro».
La sfida al Buratto Una Provaccia sofferta e conquistata da Porta del Foro dopo due giri di spareggio contro i cavalieri di Porta Sant’Andrea. Così le chimere di Arezzo vincono la quarantaquattresima edizione della prova generale dedicata a Luciano Centini, indimenticato maestro di campo. Ad aprire la piazza è stato Andrea Bennati di Porta Santo Spirito con un 3, seguito da Andrea Bonardi di Porta Crucifera, sfortunato nel colpire il centro e perdere la lancia totalizzando 0 punti. Per Francesco Rossi di Porta Sant’Andrea e Davide Parsi di Porta del Foro è 4 il tiro che si stampa sul cartellone. Nella seconda tornata di carriere Giovanni Bracciali non fa meglio del suo compagno, colpendo un 3 frutto di carriera lenta: il suo punteggio è 1. Il rosso verde Nicholas Lionetti nulla può davanti allo 0 del compagno e colpisce un 4 sicuro come quello di Tommaso Marmorini, cavaliere che porta agli spareggi Sant’Andrea: anche il tiro di Gabriele Innocenti, infatti, è un 4. La tornata di spareggi vede un 3 sia di Francesco Rossi che di Davide Parsi. Nei tiri successivi Tommaso Marmorini scivola sul 3 e per Gabriele Innocenti è un gioco da ragazzi marcare il 4 e portare a casa la vittoria. Primo successo per il capitano di Porta del Foro Alessandro Dragoni e prima storica consegna del trofeo dal terrazzo di palazzo Lappoli, per mano del sindaco Alessandro Ghinelli. Il prossimo appuntamento in piazza è fissato a sabato 27 agosto alle ore 21:30 per l’edizione straordinaria della Giostra del Saracino dedicata al Giubileo della Misericordia.
Il Saracino per le popolazioni colpite dal sisma Intanto, su Facebook, parte il tam tam: destiniamo l’incasso della Giostra della Misericordia ai terremotati. È possibile? Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli risponde: «Ieri ho fatto questa richiesta ufficiale all’Istituzione Giostra del Saracino. La gestione della manifestazione, e dei relativi incassi, è tutta in mano a lei. Con il presidente dell’Istituzione Franco Scortecci abbiamo parlato della fattibilità di questa donazione. Il bilancio della Giostra è pari a zero. Anche con gli incassi di questa Giostra straordinaria, i costi sono elevatissimi. Questa Giostra avrà un incasso pari a 110mila euro, con dei costi che oscillano tra gli 90 e i 100mila euro. Destinare tutto l’incasso è impossibile. Però se ci fosse anche un piccolo margine, sarebbe bellissimo». «Parlando con l’assessore al Bilancio Alberto Merelli abbiamo deciso che , se l’Istituzione Giostra volesse destinare anche un piccolissimo margine degli incassi ai terremotati, il Comune di Arezzo è pronto a coprire questo margine nel bilancio della Giostra per non mandarlo in rosso – ha aggiunto il primo cittadino -. Noi saremmo il loro paracadute. Però deve partire tutto dalla Giostra, affinché sia davvero il Saracino della Misericordia. Per questo lancio un appello a tutti coloro che lavorano nella realizzazione di questa manifestazione. Se tutte le perone che stanno realizzando questa Giostra del Giubileo della Misericordia lavorassero gratis, l’incasso della manifestazione potrebbe partire tutto per Amatrice. È una proposta estrema e difficilissima da realizzare, lo so bene. Ma sarebbe la vera Misericordia che non si ferma alla facciata, alle circostanze o ai social network».