A Sansepolcro si dovranno attendere ancora quindici giorni prima di conoscere il nome del nuovo sindaco. La sfida si terrà tra Mauro Cornioli espressione di una coalizione traversale, sostenuto dalle liste civiche “Insieme Possiamo”, “Democratici per Cambiare” e “Il nostro Borgo Cornioli Sindaco”, e Daniela Frullani sindaco uscente esponente del Partito Democratico. Con il 42,6% Cornioli è il primo candidato che va al ballottaggio, lo segue a distanza di quasi 13 punti percentuali Frullani, candidato del Pd insieme a Psi e “Nuove Prospettive per il Borgo”, con il 29,9% accede al ballottaggio, ma è una partenza in salita.
Cornioli: «Tra 15 gg cambieremo aria al nostro Borgo» «La nostra bella gente ha capito la nostra proposta, siamo soddisfatti – dichiara Cornioli -. Li ringrazio tutti, dal primo all’ultimo. Ci ritroveremo insieme tra quindici giorni, quando cambieremo aria al nostro amato Borgo. Questo è il nostro slogan, ma soprattutto il nostro progetto. Abbiamo conquistato consensi con una proposta chiara. Hanno provato ad etichettarci ma non ci sono riusciti. La nostra è una alternativa senza destra, sinistra o centro. La nostra più grande forza è che non ci sono i partiti con noi. C’è solo la nostra storia e tutto il desiderio di rinascita che muove Sansepolcro. Il risultato che abbiamo ottenuto è grandioso, va al di là delle nostre aspettative».
Quale sarà la vostra strategia per vincere il ballottaggio contro Frullani?
«Nei prossimi quindici giorni andremo a parlare con la gente casa per casa. Pronti a dialogare con tutti e a confrontarci, senza fare distinzione tra partito o colore politico. Parleremo di cose concrete, di un futuro condiviso da costruire insieme e non ci saranno storie di destra, di sinistra o di centro. Io ho fatto l’imprenditore per trenta anni con attenzione alla responsabilità d’impresa. Questo lo porto nella mia proposta di governo. L’attenzione e la responsabilità. Tutto unito al donare. Ho una forte matrice cattolica, a Sansepolcro si sa. La chiave del mio e del nostro progetto politico sta proprio nel donare. Donare tempo, energia, capacità. Siamo quarantotto persone generose e sopra di noi non c’è nessun partito. Questa è la nostra forza più grande che ci porterà alla vittoria».
Il sindaco uscente Frullani: «Dobbiamo essere capaci di coinvolgere» «Il primo dato che si evince è quello dell’astensionismo. In termine assoluti ben 1.400 elettori non sono venuti a votare rispetto alle elezioni di cinque anni fa, un 8% in meno che fa la differenza. Questo astensionismo ha penalizzato tutti, soprattutto l’amministrazione uscente. Anche se il Pd ha tenuto: cinque anni fa al primo turno prendevamo il 33% dei voti, oggi il 30%. Se guardiamo i nostri avversari l’equilibrio non cambia. La somma di voti che nel 2011 si era aggiudicato il centro destra insieme alla lista civica è la stessa che oggi confluisce nel centro destra e nella “lista Cornioli”. La differenza è che buona metà di questi voti oggi si è riversata su Cornioli, per questo il 19 giugno andremo al ballottaggio con lui. Parlo di centrodestra non a caso. Perché quella di Cornioli è una lista che si configura di centrodestra non solo per il candidato sindaco, ma perché nella lista ci sono esponenti importanti riconducibili alla destra e ad ex Alleanza Nazionale, e questo è un dato forte. Insieme a questo va detto che ci sono anche esponenti di estrema sinistra. Noi del Partito Democratico vediamo come questa strategia, questa trasversalità che è stata tanto decantata, ha funzionato. Noi d’altro canto ora abbiamo una priorità ben precisa: rivolgerci a tutta la cittadinanza, soprattutto a tutti gli elettori astenuti. Sarà difficile fare ragionamenti di apparentamento politico. In questa fase dobbiamo fare un ragionamento molto aperto ed essere capaci di coinvolgere. Sansepolcro lo sa, abbiamo tanto lavoro alle spalle che parla per noi, abbiamo basi concrete e tanti progetti in itinere che vogliamo portare a termine».
Sindaco Frullani, il distacco tra Pd e Lista Cornioli è significativo, quasi un 13% in questo primo turno, se c’è stato un errore da parte vostra, quale è stato?
«Probabilmente ci siamo mossi un po’ tardi in campagna elettorale, forse perché siamo sempre stati molto presi dal lavoro quotidiano amministrativo, che non abbiamo mai messo in secondo piano per condurre la campagna elettorale. La macchina comunale è sempre venuta al primo posto. Ora però dobbiamo correre. Che sia chiaro, noi non ci diamo per vinti, quello mai».