SIENA – «Siena merita un’attenzione particolare, forte, in un momento che la vede in trincea per altre situazioni che riguardano il territorio; la sanità senese avendo un ospedale di secondo livello, merita molto di più e come Cisl ci batteremo, ogni giorno affinché si possa riportare l’ospedale ai livelli che merita». A dirlo Cisl Fp di Siena in merito alla situazione della sanità senese annunciando per la prossima settimana un attivo regionale unitario al fine di capire le modalità per iniziare un percorso di stato di agitazione regionale e territoriale.

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«Nessuna risposta dall’Aou Senese»

«Ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta sulle problematiche gravi evidenziate nell’azienda ospedaliera universitaria senese. Un pericoloso silenzio. Oltre alla carenza di personale già esistente, vi è il continuo ritardo sull’uscita del personale della mobilità senza ancora nessuna data. La formazione, come ci è stata comunicata, per supplire alle uscite di personale specializzato con personale già presente in azienda produrrà poi ancora numeri decrescenti, nonostante ci siano graduatorie in essere attivate. Con l’informativa dell’attivazione del punto vaccini all’interno del presidio ospedaliero, ci sarà personale che dai reparti andrà proprio al punto vaccinale. Se, secondo il direttore generale dell’Aou senese Barretta, il personale è sufficiente perché lo paga extra orario di lavoro con la produttività aggiuntiva? Attualmente si usano salti di riposo e gli straordinari per sopperire alla carenza di personale presente, nonostante il direttore avesse garantito che non ci sarebbero stati. Sulla convenzione con la Clinica Rugani ancora non abbiamo dati sull’utilizzo e questo comunque accresce sia il disagio nei colleghi che la spesa sanitaria. Ci chiediamo se il direttore abbia mai fatto un giro nei reparti per toccare con mano ciò che sta accadendo. Ci risulta pure un certo scollamento tra la direzione generale ed il resto del comparto. A farne le spese, purtroppo, sono sempre i lavoratori messi ancora più a dura prova dal clima, ostile e negativo, che si è creato con la nuova gestione, come mai prima d’ora. Spazi di direzione sanitaria con poco distanziamento, spostamenti ed ammassamento di personale infermieristico, nessuna informazione preventiva alle organizzazioni sindacali. Il direttore Barretta si rifiuta, ad oggi, di ricevere la delegazione solo del comparto in una riunione per affrontare le tematiche già espresse. Più di una volta abbiamo ribadito la necessità di un incontro formale al fine di avere un quadro generale e poi distensivo, ma ad oggi sembra che non sia interessato alle relazioni sindacali ed al confronto con le O.S su quelle tematiche già spesso esposte. La cittadinanza senese, affettivamente legata al vecchio santa Maria della Scala, ad oggi vede il proprio ospedale le scotte non più come riferimento. Il forte impegno regionale, deve intervenire anche su questa struttura in quanto, prima Siena era attrattiva per i pazienti e per i dipendenti, ora invece la fuga interessa entrambe le categorie» conclude la nota