Intervento unico in Toscana e tra i pochi in Italia, effettuato all’ospedale di Siena per l’asportazione di due tumori contemporaneamente in chirurgia robotica. Si tratta di un intervento combinato realizzato in collaborazione tra chirurghi toracici e urologi di rimozione di un tumore del mediastino e di un tumore del rene in una paziente affetta anche da altre patologie pregresse.
L’intervento si è svolto in due fasi, la prima, eseguita dall’urologo Filippo Gentile, che ha effettuato l’asportazione robot assistita del tumore del rene e, successivamente, nella stessa seduta operatoria, è intervenuto il chirurgo toracico Luca Luzzi per l’asportazione completa, sempre robot assistita, del timo con il timoma al suo interno, con il prezioso contributo dei professionisti di sala operatoria, altamente qualificati e dedicati all’attività di chirurgia robotica. L’intervento è durato complessivamente 3 ore e 10 minuti. La paziente è stata dimessa in ottime condizioni generali 4 giorni dopo l’operazione. «La chirurgia robot assistita – spiega Luzzi – ha permesso di asportare radicalmente due tumori potenzialmente mortali in una paziente “fragile”, con un minimo impatto chirurgico ed un recupero funzionale praticamente immediato. In entrambe le patologie la chirurgia robotica rappresenta, in casi selezionati, il golden standard del trattamento, la combinazione delle due tecniche ha massimalizzato in questa paziente il risultato clinico. La paziente – aggiunge Luzzi – è tornata al controllo dopo 30 giorni dall’intervento e presenta condizioni ottimali. La procedura eseguita ha un alto valore non solo tecnico ma di ricaduta clinica con beneficio per la paziente».
Un risultato raggiunto grazie anche alla casistica robotica che vede l’Urologia effettuare circa il 60% degli interventi in modalità robotica, con circa 900 interventi dall’inizio dell’attività e la Chirurgia Toracica con oltre 200 interventi. «L’eccezionalità dell’intervento – conclude l’urologo Gentile – sta nel fatto di aver operato contemporaneamente, in sole 3 ore, due tumori presenti in due distretti anatomici indipendenti, il torace e l’addome, cosa che fino a pochi anni fa avrebbe richiesto più tempo ed un maggiore impatto biologico per il paziente, tanto da sconsigliarlo a favore di due procedure differite con maggiore ospedalizzazione e due anestesie generali».