Giornata calda ed intensissima in Consiglio Regionale. Al centro di un lungo dibattimento in aula la sanità. C’era anche una mozione di sfiducia che pendeva sulla testa del Governatore Enrico Rossi, presentata dalle opposizioni, in merito al buco alla Asl 1 di Massa ma anche per i superticket annunciati a fine 2012 dall’assessore Luigi Marroni. Mozione respinta, mentre prima del dibattimento è stata avanzata la proposta da parte del presidente del consiglio regionale, Alberto Monaci, che ha proposto di estrarre a sorte i nomi dei revisori dei conti nelle Asl, anche in riferimento al buco di 10 milioni con il quale la Asl 10 di Siena ha chiuso il bilancio.
Respinta la mozione di sfiducia a Rossi Veniamo ai fatti. Il Consiglio regionale della Toscana ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti del governatore Enrico Rossi, registrando 31 voti contrari e 19 favorevoli, su 50 più 2 votanti. Per approvare la mozione la maggioranza richiesta era di 28. L'Udc, come anticipato da Giuseppe Del Carlo nelle dichiarazioni di voto, non ha partecipato alla votazione, auspicando un confronto più costruttivo tra maggioranza e minoranza. A favore della mozione si sono quindi espressi i firmatari: Pdl, Più Toscana, i consiglieri Dario Locci e Marina Staccioli del gruppo misto, il nuovo gruppo Fratelli d'Italia, con Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi. Gli altri gruppi e consiglieri hanno votato contro. L'aula ha anche respinto la mozione presentata dall'Udc sulla situazione dell'Asl 1 di Massa, che «esprimeva un giudizio politico negativo nei confronti dell'operato del presidente della Giunta regionale riguardo alla gestione del caso Asl di Massa Carrara». «Grazie alla sinistra e all’Udc – ha tuonato la portavoce delle opposizioni Stefania Fuscagni (PdL) – sull’Asl di Massa e sui 400 milioni di euro andati in fumo è sceso un sovietico silenzio». La maggioranza e il Partito Democratico hanno risposto citando il Sole 24 Ore per cui Rossi si dimostra il presidente di regione più apprezzato d’Italia. «Il centrodestra ha cercato di mascherare la sua crisi», ha detto Vittorio Bugli, capogruppo Pd in Consiglio regionale.
Monaci mette tutti d’accordo Prima del lungo dibattito sulla mozione di sfiducia a Rossi, in apertura era intervenuto il presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci che ha avanzato una proposta di revisione, o di cambiamento radicale, del sistema di controllo dei bilanci nella sanità toscana. «Estraiamo a sorte i nomi degli aspiranti revisori – ha detto Monaci -. Per le nomine basta ricorrere al manuale Cancelli». Un intervento, questo, che sembra aver messo tutti d’accordo: una dimostrazione di consapevolezza per intervenire sul “sistema-sanità”, ricollocando il numero delle Asl e, visto che siamo in tempi di spending review, tagliando il numero delle poltrone direttoriali. Sarà questa la strada da perseguire? Vedremo, intanto la proposta del presidente del Consiglio sarà portata in aula entro febbraio. Alberto Monaci però non si è dimenticato nemmeno della “sua” Siena: i revisori dei conti della Asl 7 di Siena, infatti, dovranno riferire sulla loro attività, dopo l’esposto che gli stessi hanno presentato alla magistratura per un buco di circa 10 milioni. Ed anche in questa circostanza, le opposizioni si sono trovate d’accordo con Claudio Marignani e Stefano Mugnai del PdL che hanno presentato un’interrogazione, annunciando al contempo fatti e rivelazioni sui protagonisti della vicenda.