Riaprono a Palazzo Chigi il Museo del Barbarossa e le sale espositive, fra cui la mostra di pittura di Simona Stanciu “Psiche”. Dopo le chiusure causa emergenza sanitaria Covid-19, il Palazzo torna a vivere e riapre al pubblico, a turisti e cittadini. Gli orari per visitare Museo e mostre sono da lunedì alla domenica, dalle 10.30 alle 18, ad ingresso gratuito.
«Un segnale importante per tornare ad una situazione semi-normalità – sottolinea l’assessore alla cultura Marco Bartoli -; riaprire le porte delle sale di Palazzo Chigi e del Museo del Barbarossa è un passo dopo questi mesi molto difficili. Ma dopo le riaperture dei confini regionali, stiamo vedendo i primi arrivi in Val d’Orcia ed a San Quirico e la nostra economia turistica si rimette in moto guardando al futuro con ottimismo. La bellezza del nostro territorio e l’offerta culturale di alto livello sono le carte della ripartenza».
Il Museo del Barbarossa (al secondo piano) intitolato al padre della Festa Orfeo Sorbellini, è uno spazio dedicato alla storia della manifestazione storico-rievocativa, che si svolge ogni anno nel terzo fine settimana del mese di giugno, fin dal 1962 (edizione 2020 annullata per Covid). All’interno della sala, un percorso che fa conoscere a cittadini e turisti l’episodio storico, la storia della Festa, quindi i Quartieri (Borgo, Canneti, Castello e Prato), le gare degli Alfieri e degli Arcieri, giornali d’epoca. Nelle teche documenti inediti e manoscritti di Orfeo Sorbellini, documentazione del fatto storico, materiale dei primi decenni del Barbarossa.
Grazie al contributo della Filarmonica di San Quirico d’Orcia, il Museo ospita anche lo spartito della Marcia del Barbarossa, composto da Eugenio Garosi nel 1962, per la prima edizione. Sono esposti costumi del corteo storico, la Brocca dell’Imperatore e il premio L’Orfeo, oltre ad un drappo dei primi anni dell’Ente Autonomo Barbarossa. Inoltre è presente un monitor con immagini delle varie epoche della manifestazione.