Sacro e profano si mescolano all’Isola del Giglio per celebrare il santo patrono e concludere i festeggiamenti del 150esimo dell’Unità d’Italia. Venerdì 18 novembre l’isola festeggia San Mamiliano che, secondo la leggenda, nel 1799 ha salvato i gigliesi dall'assedio dei Turchi.
«L’intera comunità è in fibrillazione per la festa – spiega Sergio Ortelli, sindaco del Comune di Isola del Giglio – che quest’anno coincide con la conclusione dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia a cui saranno dedicati numerosi momenti istituzionali e musicali con grande spazio agli studenti che in questi mesi hanno compreso l’importanza del sentimento di appartenenza alla patria».
La giornata di festa si aprirà alle 10 a Giglio Castello con la banda locale che eseguirà l’Inno di Mameli davanti al monumento dei caduti per poi spostarsi davanti alle lapidi dei caduti davanti al Municipio dove si terrà l’inaugurazione e la benedizione della lapide dedicata ai minatori con intervento del sindaco Ortelli.
A concludere la cerimonia alcuni brani dedicati al 150esimo dell’Unità d’Italia eseguiti dalla banda. Alle 11 la festa si sposterà nella sala consiliare della Rocca Pisana con l’esecuzione dell’Inno di Mameli e la lettura del suo testo da parte di un baby consigliere. Seguirà la seduta del Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Alle 16 a Giglio Castello si terrà la messa solenne e la processione in onore di San Mamiliano con la partecipazione della banda “Enea Brizzi”, mentre alle 18 nella Chiesa di Pietro e Paolo è in programma il concerto del coro riunito “dell’Isola” e “Ager Cosanus” con la partecipazione degli alunni della scuola primaria di Isola del Giglio. Seguirà la consegna degli attestati ai partecipanti e il conferimento del premio “La Rocca” dell’associazione Il Castello. Gran finale alle 21,30 in piazza Gloriosa con la musica dei dj Giglio’s Good Time e una sorpresa finale