Conoscere in maniera ironica la storia e le passioni dell’artista Amedeo Modigliani attraverso i riflettori del palcoscenico. Al Teatro dei Leggieri di San Gimignano (Siena), sabato 24 gennaio 2015 alle 21,30, va in scena lo spettacolo “Modigliani”. Con Michele Crestacci, che firma la drammaturgia insieme ad Alessandro Brucioni che cura anche la regia. Suoni Alberto Battocchi, produzione Centro Artistico Il Grattacielo, Mo-Wan teatro, con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi. Vincitore Premio Nino De Reliquis per il Teatro, la Danza e le Arti Performative 2008.

L’evento –
L’appuntamento fa parte della nuova stagione teatrale “Leggieri d’Inverno” (la tredicesima) in programma fino ad aprile a cura della compagnia Giardino Chiuso, Comune di San Gimignano, Regione Toscana. Direzione artistica di Tuccio Guicciardini, Patrizia de Bari e Clady Tancredi. In carnet, prosa, danza, musica, incontri letterari e teatro ragazzi. Slogan: “Tutti pronti per un grande viaggio in un piccolo teatro”. Lo spettacolo ricostruisce un intenso e onirico ritratto dell’uomo, del pittore, del padre. Modigliani, in una irriverente, stralunata e comica spola tra Livorno e Parigi, è uno sguardo amaro sulla Provincia che non riconobbe il suo genio. Una Provincia solare e bella, drammaticamente conservatrice, ostile al rinnovamento e irragionevolmente orgogliosa delle proprie debolezze. Una Provincia che attraverso la storia di Modigliani si racconta e racconta un uomo timido, la sua ironia, la sua generosità.

Il commento – “Amate Modigliani? – spiegano dalla Compagnia – Amate i suoi ritratti e i suoi nudi? Amate la sua pittura aristocratica e sensuale, una delle più inconfondibili della storia dell’arte? Amate la sua timidezza e la sua eleganza? Chi era Amedeo Modigliani? Era un maudit, un genio della sregolatezza che si è bruciato nella Parigi viziosa di Montmartre e Montparnasse? Un uomo introverso, in forzato esilio, sempre scontento di se stesso e della sua arte? Un uomo della Provincia che ebbe la forza e il coraggio di essere fedele ai suoi più profondi e intensi bisogni e che conobbe e visse con i più importanti artisti del novecento?