Una grande dimora ottocentesca di ispirazione moresca che racchiude, fra le colline del Valdarno, coloratissimi mosaici in ceramica, cupole ad archi intrecciati, armonie geometriche e vegetali: è il Castello di Sammezzano – ‘Luogo del Cuore’ 2016 per volontà di oltre 50 mila partecipanti al censimento del Fai – che la società di Dubai Helitrope Limited si è aggiudicata all’asta con un’offerta di 15,4 milioni di euro. Quella sancita stamani in uno studio notarile fiorentino, dove è stata deliberata l’assegnazione provvisoria all’unico offerente, rappresenta una svolta nella vicenda del complesso (il castello, e il parco di 65 ettari), situato a Leccio nel comune di Reggello (Firenze), e che da anni versa in un preoccupante stato di abbandono, tale da richiedere in prospettiva ulteriori investimenti per la messa in sicurezza.
A fine anni ’90 il progetto per una struttura turistica Storicamente di proprietà della famiglia Ximenes D’Aragona – fu Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona a trasformare l’edificio preesistente, nella seconda metà del XIX secolo, sull’onda della corrente culturale orientalista, facendo realizzare sale dedicate a mondi lontani come la Cina e l’Arabia – a fine anni ’90 la società italo-inglese Sammezzano Castle Srl lo aveva rilevato con l’intenzione di farne una struttura turistico-ricettiva, secondo quanto previsto dal piano regolatore del Comune: un’operazione mai concretizzata. Non sono ancora chiare le intenzioni dei nuovi acquirenti venuti dagli Emirati Arabi: un punto che vogliono definire presto le istituzioni, manifestando comunque soddisfazione per l’esito dell’asta dopo che le precedenti (dal 2015) erano andate deserte o finite rinviate.
Il sindaco: «Ai nuovi acquirenti chiederemo la fruibilità pubblica del castello» «Non appena possibile manifesteremo ai nuovi proprietari la richiesta di garantire, compatibilmente con il loro progetto, la fruibilità pubblica del castello, in quanto rappresenta un simbolo per la nostra comunità», ha affermato il sindaco di Reggello Cristiano Benucci, sottolineando un punto che era già al centro di una mozione approvata dal Consiglio regionale della Toscana. La svolta è salutata positivamente sia dal Comitato ‘Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona – Sammezzano’ («Sammezzano non potrebbe reggere altri anni come gli ultimi», afferma il presidente Massimo Sottani), che promuove lo studio e la conoscenza del castello e del parco, sia dal comitato Save Sammezzano, il quale auspica «che questa nuova proprietà sia abbastanza altruista e lungimirante” da prevedere la fruibilità collettiva delle aree» del complesso, oltre «alla sua messa a reddito, a beneficio di chi lo ha ritenuto degno di un così cospicuo investimento».