«A proposito di democrazia, di sinistra e di centri sociali, eravamo lì con tante persone e questi dei centri sociali hanno iniziato a lanciare sassi, uova, accendini. Hanno messo le mani addosso a due donne, accanto a me c’era una donna incinta, se qualcosa avesse colpito la pancia di questa ragazza? Noi comunque non ci spaventiamo ne’ ci ritiriamo, abbiamo denunciato il fatto e andiamo avanti». Così Matteo Salvini a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, all’indomani della contestazione subita a Livorno.
L’accusa ai giornalisti Da parte di Salvini anche un’accusa alla stampa: «Perché l’aggressione che abbiamo subito non ha fatto notizia? A qualcuno fa comodo dire che di là c’è la democrazia, il 25 aprile, il primo maggio… La violenza fa condannata sempre e comunque, a prescindere da quale parte arrivi. Invece per certi giornalisti non è così».
Il leader del Carroccio contro la Festa della Liberazione Ma Salvini non si ferma e condanna le imminenti celebrazioni del 25 aprile e del primo maggio. «Non si deve usare un evento del passato per imbrigliare il futuro. Oggi c’è una dittatura Ue, non ha svastiche e celtiche, ma ha la banca e la finanza, che sono strumenti anche più bestiali e il nostro Paese è occupato. Dopo il 25 aprile, per me arriva il 24 maggio – ha concluso Salvini – e io lo passerò sul Piave, perché il 24 maggio di 100 anni fa qualche nonno e bisnonno morì’ perché non passasse lo straniero, oggi invece lo straniero lo andiamo a prendere e lo portiamo a casa».