«Se un aiuto, anche piccolo, provenisse da ogni persona che ha a cuore la libertà degli animali, o da ogni persona che in passato ci ha aiutato, ce la faremmo in un attimo». Comincia così l’appello lanciato da Desirée Manzato, uno dei 4 volontari del rifugio per animali “Agripunk” ad Ambra (Arezzo). Un luogo immerso nel verde, 26 ettari dove un tempo c’erano allevamenti di animali, e dal 2014 nasce un’oasi per gli oltre 100 animali salvati, tra cui mucche, maiali, pecore, capre, asinelli, polli, oche e conigli. «Nessuno di loro è stato comprato, perché non si tratta di oggetti – dicono i volontari -, ma di vite con un valore intrinseco che nulla ha a che fare con quello economico».

Obiettivo l’autosufficienza Oggi, però, questa oasi rischia di chiudere se entro il 30 giugno «non riusciamo a dare gli arretrati dell’affitto, rischiamo lo sfratto. E tutto finisce» dichiara Manzato. L’invito, quindi, è a tutti, amanti degli animali e non, amanti della natura e delle storie a lieto fine.  «Per fare un esempio, la nostra pagina Facebook  è seguita da più di 6000 persone – spiega Manzato -. Anche un solo euro al mese da parte di tutti ci permetterebbe di pagare l’affitto, il cibo per gli animali, i materiali per i lavori, le attrezzature per iniziare tutte le attività che abbiamo in progetto (ad esempio una cucina a norma asl, impianto per serigrafia, un forno per il pane, altri pozzi per l’acqua, attrezzi per coltivare, materiale per recintare l’intero perimetro, ciò che serve per rifare i capannoni e trasformarli per bene in stalle, fienili, serre). Nel giro di un paio di anni si arriverebbe all’autosufficienza, con la possibilità di dare un tetto anche a chi ne ha realmente bisogno ma non ha nulla da dare, se non la propria buona volontà».

Nuovi volontari cercasi Infatti il rifugio può accogliere fino a 10 persone fornendo vitto e alloggio in cambio di attività da svolgere al suo interno. Ad ora sono solo 4 i volontari impegnati in “Agripunk”.  «Cerchiamo persone che vogliano venire qualche ora a settimana a darci una mano oppure per periodi anche più lunghi avendo a disposizione vari alloggi». «Invitiamo tutti a partecipare alla raccolta fondi – conclude Manzato -Chi deciderà di farlo riceverà non solo il nostro ringraziamento ma anche quello di Coco, Tormenta, Tempesta, Bufera, Pablo, Lucy, le 3 maialine, le capre di Anna, Anselmo, Capri, Mona, Wilma, Spawn, Kessler e Setter, Ilario, Mela, Nuby, Tina, Naomi, Bruto, Gianduia, Spumina, Meringa, Faustina, Sole, Antonio e Zefiro, i Pinckerton e l’allegra banda dei polli, Maria, Raia, Mistica, Ginevra, Isotta, Morgana, Diablo, Zena, Bisbe, Columbine, Alaska, Xena e Olimpia, Polzi, Io, Verdena, Stella e Scilla, il Tenente e tutte le creature volanti, striscianti, saltellanti che qui vivono e tutte quelle che potranno in futuro trovare qui un luogo sicuro dove poter essere semplicemente libere».

Come aiutare Agripunk Per aderire alal raccolta fondi si può donare con carte di credito e Postepay tramite la raccolta fondi su Gofundme; oppure tramite Paypal con possibilità di rendere la donazione ricorrente; o ancora tramite bonifico (donazione una tantum oppure ricorrente mensile) su conto Banca Etica n°216509 intestatario Agripunk Onlus IBAN IT47 C050 1802 8000 0000 0216 509, causale: erogazione liberale