Stato di agitazione al Maggio Musicale Fiorentino. A dichiararlo è la Slc Cgil, congiuntamente alla RSA, «non avendo ricevuto riscontro – si legge in una nota del sindacato – in tempi congrui in merito agli argomenti sollevati il 18 novembre, esprime profonda preoccupazione rispetto alla mancata attivazione del tavolo permanente concordato con il Sindaco presidente della Fondazione e quindi di qualsiasi comunicazione in primo luogo in merito alla urgente ricapitalizzazione della Fondazione, elemento essenziale di garanzia per il proseguimento dell’attività della stessa».
«Mancanza di interventi» «Si rammenta che tale argomento – prosegue la nota – era tra le priorità individuate nell’incontro del 22.7.2019 con il Sindaco Presidente della Fondazione, condivise nel comunicato congiunto insieme all’impegno di avviare celermente il piano di stabilizzazioni onde sanare situazioni di precariato storico e pluriennale ritenute non più procrastinabili. Una azione che oltre ai riconoscimenti di diritti indiividuali apporterebbe benefici in termine di minori costi. Si registra la mancanza di interventi in tal senso da parte della Presidenza della Fondazione e la totale inadeguatezza della Direzione del teatro che non ha saputo dar seguito a quanto concordato negli incontri con il Sindaco, comunicato ai sindacati e successivamente deliberato dal Consiglio di indirizzo del 25 ottobre ultimo scorso. Si sottolinea il ritardo nell’informativa e confronto e nelle relative proposte sugli indispensabili rinnovi dei contratti a termine, fondamentali per la quotidiana attività della Teatro. Si evidenzia che la mancata attuazione di quanto comunicato sull’avvio del primo intervento del percorso di stabilizzazioni produrrà verosimilmente aggravi dal punto di vista economico e la carenza di linearità di condotta e di coerenza ha creato una condizione di difficoltà nelle relazioni sindacali che consegnerà al futuro Sovrintendente un Teatro in una condizione di tensione».