"Velocità massima di 30 chilometri orari in tutte le aree residenziali d'Italia, ad eccezione delle arterie a scorrimento veloce che manterrebbero l'attuale limite di 50 km/h". E’ quanto chiede attraverso una petizione popolare partita oggi, il movimento #Salvaciclisti per chiedere al Parlamento città più vivibili e sicure, a misura di bici e pedoni.
Basta vittime «Da ormai troppo tempo – spiegano i ciclo attivisti – sosteniamo l'urgenza di un cambiamento delle strade italiane per evitare la strage continua di pedoni e ciclisti. Quasi 3.000 ciclisti e 8.000 pedoni uccisi sulle strade italiane è il tragico bollettino degli ultimi 10 anni di quella che sempre più somiglia a una guerra» L'adozione di questa misura, già realtà in altri paesi europei, proprio in questi giorni è in corso di valutazione a Milano, ma solo entro la cerchia dei Navigli. Attualmente il codice della strada prevede un limite di 50 km/h, riducendo di 20 km la velocità secondo i ciclo attivisti si ridurrebbe il numero di vittime. «Con l'adozione del limite di 30 km/h in città, al posto dell'ormai ultradecennale 50 previsto dal Codice della strada, secondo gli attivisti delle due ruote i vantaggi sarebbero enormi, anche sul piano economico: «Ogni morto sulle strade costa mediamente alla società 1,3 milioni di euro: riducendo la velocità di 20 km/h nelle aree residenziali, oltre a dimezzare il numero di morti e feriti in città, sarebbe agevolato anche lo sviluppo dei bambini, ormai impossibilitati a vivere la strada».