E’ tornata al suo posto, a circa 25 metri di profondità l’antica ancora – o “Ancorone” – in ferro risalente alla fine del XIX secolo, rubata nelle acque al largo di Pianosa. Il reperto archeologico, di oltre tre metri e 600 chili di peso, fu scoperto nel novembre scorso nel giardino di un sub di Campo nell’Elba che l’aveva prelevata dal mare con l’ausilio di un peschereccio e un autocarro. L’uomo è stato denunciato dalla Guardia costiera per impossessamento illecito di beni culturali dello Stato.
La vicenda Tutto era iniziato verso la metà di novembre quando i militari della Capitaneria di Porto dell’Isola d’Elba avevano rinvenuto la grossa ancora tranquillamente adagiata nel giardino di un residente di Campo nell’Elba. Un oggetto che difficilmente poteva passare inosservato per il suo valore storico-archeologico. Lì sono scattate le indagini: i sistemi informatici di monitoraggio della navigazione ed i filmati delle videocamere presenti nel porto di Marina di Campohanno poi smascherato l’accaduto e la persona – residente nel comune di Campo nell’Elba – che aveva messo in piedi l’articolata e apposita manovra per asportare il reperto archeologico dal fondale, l’Ancorone che dà il nome all’omonima secca a nord dell’isola di Pianosa. Un punto ed un reperto ben conosciuto e che rappresenta un autentico paradiso dei sub. L’uomo, un esperto sub, aveva reclutato un peschereccio e un autocarro guidato da una terza persona: insieme a loro è riuscito nella “ricca pesca”, salvo poi lasciare l’ancora nel suo giardino, in attesa che le venisse data una nuova destinazione.
Il riposizionamento Nel frattempo, l’Ancorona – posta ovviamente sotto sequestro – già intaccata dall’azione di rimozione, è stata sottoposta alle opportune verifiche e approfondimenti scientifici della competente Soprintendenza Archeologica della Toscana. La decisione è stata quella di farla tornare in quello che ormai era il suo habitat naturale, e cioè il fondale a largo di Pianosa. Le operazioni, durate complessivamente sei ore, hanno restituito ai sub la grande ancora di 3 metri e di 600 chili immersa nei fondali. Un paradiso subacqueo intaccato, ma non perso…