Prima giornata di sciopero oggi alla storica azienda Ponsi, rilevata dalla bresciana Ercos nel 2015 dove da qualche giorno è stata indetta una mobilitazione di 16 ore contro la proprietà. I lavoratori e le lavoratrici sono rimasti in presidio davanti ai cancelli per protestare contro i 17 licenziamenti annunciati venerdì scorso nel corso di un incontro presso l’Associazione Industriali a Lucca. La Ponsi – celebre marchio per la produzione di rubinetti – è nata nel 1935, trasferita da Viareggio nel nuovo stabilimento di Massarosa (Lucca) nel 2016. Secondo sindacati e lavoratori “proseguendo in questa strategia di riduzione continua delle attività, la proprietà rischia di portare a termine un marchio ed un prodotto leader nel mercato e nella storia della Versilia”.
Negli ultimi anni è stato costante il ricorso agli ammortizzatori sociali, fino alla riduzione da tempo pieno a part time per la quasi totalità dei 36 dipendenti attuali (erano 66), secondo l’accordo siglato nel luglio del 2017, grazie al quale non avrebbero dovuto esserci licenziamenti. I dipendenti hanno tutti un’anzianità aziendale decennale e circa la metà sono donne con famiglie a carico. Lo sciopero di stamani è pienamente riuscito, ha dichiarato Nicola Riva della Fiom Versilia.
Alle 12 una pattuglia dei Carabinieri è arrivata al presidio e ha identificato tutti i presenti, raccogliendo poi anche informazioni sulle ragioni della mobilitazione direttamente dai lavoratori e dai rappresentanti sindacali.