Nuovi gruppi parlamentari dopo la scissione nel Pd? «Non so: è una domanda che va posta a chi siede in Parlamento, ma penso che sia normale che appoggino il governo». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a Rainews24, parlando della sua appartenenza al Pd: «Proprio poco fa stavo pensando di rispedire la mia tessera alla mia sezione, con una lettera, e andarne a trovare anche il segretario».
Da Renzi solo bastonate Il giorno dopo la direzione nazionale del Pd, che di fatto ha spianato la strada alla scissione, Rossa è tornato a parlare di quanto accaduto. Il governatore della Puglia Michele Emiliano «ha fatto un ultimo generosissimo tentativo» e anhe Epifani ha proposto «problemi semplici», ma «è stata organizzata una bastonatura andata avanti dalle 10.20 alle 17.45 dopo la replica a Emiliano», spiega Rossi. «Gli italiani – ha detto Rossi – sono stufi di questo tormentone: siamo andati all’assemblea attendendo qualche apertura nella relazione di Renzi e non è stato così. Non abbiamo l’esclusiva della sinistra e non vogliamo averla, ma bastava che Renzi nella sua introduzione prendesse tre delle dieci idee che avevamo proposto anche nell’inziativa del giorno precedente a Roma»
Il nuovo percorso di Rossi Lavoro, giovani, e lotta alla povertà sono tre fra i temi sui quali il governatore della Toscana intende impegnarsi nella nuova forza politica che nascerà dalla eventuale scissione del Pd. «Se ci sarà il referendum voterò per Cgil, credo che occorra scegliere il mondo del lavoro», ha detto Rossi. Quanto alla sua posizione di presidente della Regione «in Toscana – ha detto rispondendo ad una domanda – abbiamo l’abitudine di approvare il piano regionale di sviluppo a metà legislatura. Entro marzo il piano ci sarà e ci sarà scritto cosa dobbiamo fare per il governo della Toscana. Ho già firmato degli emendamenti che il capogruppo Pd, molto vicino alle posizioni di Renzi, mi ha sottoposto. Se il piano verrà approvato continueremo, se invece si ritiene che dovrà essere interrotta la legislatura…».
La replica di Parrini «Per quanto riguarda le tessere io personalmente, soltanto stamani, ho ricevuto 5 chiamate di iscritti che mi hanno chiesto come fare per tesserarsi, perché sono indignati da chi rompe senza avere alcuna scusante per farlo. Mi auguro che Rossi non restituisca la sua, ma anche se lo facesse saremmo a +4 per quanto riguarda le telefonate che ho ricevuto io». Così ha risposto a distanza il segretario regionale del Pd, Dario Parrini. Per quanto riguarda, poi, gli effetti della scissione sulla durata della legislatura regionale il segretario toscano si pone con un approccio di attesa. «Io sono una persona coerente- ha proseguito Dario Parrini– Se dico che utilizzerò le prossime ore per continuare a lavorare per unire significa che non mi esercito in previsioni su cosa accadrà se dovessimo rompere. A quello ci penseremo dopo che certe cose che ancora considero evitabili saranno diventate sicure».