«Un'impresa mai tentata prima». Così il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha definito l'operazione di rotazione in posizione verticale (parbuckling) del relitto delle Concordia, naufragata nell'urto con uno scoglio all'Isola del Giglio il 13 gennaio del 2012. Gabrielli ha confermato oggi nel corso di una conferenza stampa che l'operazione partirà, condizioni meteo marine permettendo, alle 6 di lunedì 16 settembre. Venerdì 13 settembre, intanto, il capo della Protezione Civile sarà in audizione in Commissione Ambiente alla Camera per riferire sulla rimozione della Costa Concordia.

Il recupero dei dispersi è la priorità Le operazioni permetteranno di rimettere lo scafo in posizione verticale e «la priorità – ha aggiunto Gabrielli – è la ricerca dei corpi dei due dispersi del naufragio della Concordia (la passeggera Maria Grazia Trecarichi ed il membro dell'equipaggio Russel Rebello) le ricerche saranno avviate solo quando la nave sarà stabilizzata e quindi le condizioni di sicurezza lo consentiranno».

La prova del nove «Lunedì ci sarà la prova del nove e vedremo i riscontri del lavoro fatto in questi mesi. Come tutte le cose mai sperimentate prima, ci sono elementi di incertezza e non lo dico perché voglio mettere le mani avanti riguardo ad eventuali conseguenze, ma solo per far capire bene di cosa stiamo parlando» ha poi, precisato il capo della Protezione Civile. I rischi maggiori per la riuscita del progetto «sono la capacità della struttura di resistere agli sforzi cui sarà sottoposta». Gabrielli ha infine evidenziato che «tutti i costi dell'intervento sono a carico della Costa e delle assicurazioni, per il contribuente italiano l'operazione è a costo zero». Costi che si aggirano intorno ai 600 milioni di euro, come spiegato da Franco Porcellacchia (Costa Crociere), responsabile del progetto di rimozione.

Il porto di destinazione Il relitto della Costa Concordia dopo la rotazione resterà al Giglio fino alla prossima primavera. Poi sarà trasportato a Piombino per lo smaltimento «se il porto sarà in grado di ricevere la nave, altrimenti insieme a Costa valuteremo destinazioni alternative» ha spiegato Gabrielli.

I numeri della rotazione La Concordia è lunga 300 metri e pesa 114mila tonnellate; per la costruzione di tutte le strutture previste per il parbuckling sono state utilizzate oltre 30mila tonnellate di acciaio, equivalenti a 4 volte il peso della Tour Eiffel. Sono state allestite sei piattaforme sorrette da 21 pali conficcati nella roccia ad una profondità media di 9 metri. 56 sono le catene installate, ciascuna lunga 58 metri e pesante 26 tonnellate. Il fondale artificiale è composto da più di 1.180 sacchi di malta cementizia che, complessivamente, hanno un volume di più di 12mila metri cubi e pesano oltre 16mila tonnellate 22 sono i mezzi navali e 8 le chiatte coinvolti nell'operazione. I due più grandi sono il Micoperi 30, lungo 122 metri ed il Lone di 160 metri. Sono state realizzate oltre 28mila ore di riprese subacquee delle operazioni. Più di 15mila le immersioni fatte e più di 500 sono le persone, di 26 nazionalità, che lavorano al progetto. Per raggiungere la posizione verticale il relitto dovrà ruotare di circa 65 gradi dall'attuale posizione. Per favorirne la rotazione sarà fornita una forza di circa 23.800 tonnellate.