DSC_0573 Paolo Rossi mezzo busto II © Alex AstegianoLe atmosfere e la poesia di Gianmaria Testa, rivivono nella mini tournèe Toscana che Paolo Rossi, insieme ai suoi Virtuosi del Carso, tiene il 28, 29 e 30 marzo rispettivamente a Certaldo (Teatro Boccaccio), Massa (Teatro Guglielmi) e Cecina (Teatro De Filippo), con lo spettacolo “RossinTesta”, una coproduzione di Produzioni Fuorivia e Teatro Colosseo, nel quale la poesia del cantautore piemontese – scomparso prematuramente proprio un anno fa, il 30 marzo 2016 – prova ad abitare la satira dell’attore in un mix commovente, ironico e intenso.

Lo spettacolo Rossi, il più stralunato e incisivo degli attori comici italiani, una passione e un talento mai nascosto per la musica, e Gianmaria Testa, cantautore abituato a confrontarsi con il teatro – ma che in questo progetto doveva, prima ancora della sua scomparsa, essere presente solo nella veste di autore – condividono da tempo un viaggio fatto di amicizia, destino, lavoro. Le canzoni di Gianmaria – scritte per alcuni lavori teatrali di Rossi fra cui il nuovo Molière – trovano nell’interpretazione di Paolo una nuova veste, restituiscono spazio al concetto stesso del teatro-canzone che fu di Gaber e di Iannacci. Un concerto teatrale, se vogliamo dirla in un altro modo, diviso idealmente in 4 capitoli: il teatro, con straordinarie canzoni dedicate al mestiere dell’attore e al rapporto tra persona e personaggio, le donne, il sociale e anche un omaggio a Jannacci, amatissimo da entrambi, sia da Paolo che da Gianmaria. Il tutto arricchito dalla bravura dei musicisti in scena (Emanuele dell’Aquila, chitarre, e i Virtuosi del Carso, un “circo della musica senza rete” come amano definirsi, ovvero: Stefano Bembi, fisarmonica; Bika Blasko, violoncello, voce e percussioni; Alex Orciari, contrabbasso e basso elettrico; Roberto Paglieri, batteria) e da un allestimento molto curato con le belle luci di Andrea Violato e pochi, essenziali, elementi scenografici realizzati da Capellino Design.