«Alea iacta est», il Rubicone è stato passato da tempo per la Siena calcistica di fede bianconera. È rottura totale tra la piazza e Massimo Mezzaroma, attuale patron della Robur. Il primo guanto di sfida era stato lanciato da squadra e staff che avevano deciso di dire no al mini-ritiro pregara per risparmiare soldi e cercare di salvaguardare le casse di una società che da mesi non solo non paga più gli stipendi ai giocatori ma che non rispetta nemmeno le scadenze di fornitori, collaboratori, magazzinieri ecc (guarda). Il primo maggio, sono stati i Vecchi Ultras, la frangia più calda del tifo bianconero, a far sentire duramente la loro voce. «Ora Basta! – si legge in una nota diramata dalla curva del Siena – Mezzaroma se ne deve andare senza se e senza ma».
Il comunicato dei Vecchi Ultras «Abbiamo lavorato, stiamo lavorando per trovare soluzioni atte a non far fallire la nostra Bandiera, ma dopo le ultime notizie, siamo costretti a tornare alla contestazione dura nei confronti della proprietà e di Mezzaroma, a cui togliamo l’appellativo di presidente visto che non onora nessuna delle sue veci – si legge ancora nel comunicato diramato dai Vecchi Ultras del Siena -. Ai debiti già conosciuti e alle scadenze non rispettate, si aggiungono i problemi insopportabili del minimo del mantenimento dell’ordinario, diventa problematico il pagamento delle utenze fino a quello delle lavanderie Comprendiamo il disagio di staff tecnico, giocatori e dipendenti ed è anche e soprattutto per il loro impegno che proveremo attraverso questa rinnovata forma di protesta, sospesa per qualche mese solamente perché in quel momento storico sappiamo essere stato necessario per il bene del Siena, visti gli scenari e le ipotesi che poi non hanno avuto esiti positivi. Torniamo alla contestazione dura per aiutarli nell’impresa sul campo e nell’impresa che giornalmente con le difficoltà causate al loro lavoro gli viene richiesta».
Una nuova società per il futuro della Robur Il tifo si schiera dalla parte di mister Beretta e dei suoi giocatori alle prese con la rincorsa verso i playoff e l’inseguimento di una Serie A, a detta di molti l’unica speranza di salvezza per la società che dal 1904 rappresenta la più alta espressione calcistica nella città di Siena. «Va individuata una nuova proprietà attirandola con la riqualificazione dell’area del Rastrello, magari adeguata alle nostre esigenze e con un debito ricontrattato con la banca Mps», scrivono ancora i Vecchi Ultras, sancendo ulteriormente una rottura ormai insanabile con Mezzaroma. E non basta il progetto di uno stadio faraonico da 70milioni di euro per risargire la ferita…