Ha annunciato di abbandonare il porta a porta mesi fa, suscitando non poche polemiche. Ma il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna tira dritto per la sua strada, sicuro che quella che ha sposato la sua amministrazione sia una vera a propria rivoluzione nella gestione dei rifiuti urbani. «La politica dei rifiuti che abbiamo avviato e, in parte, già portato a compimento è una vera e propria rivoluzione – spiega – Sono bastati sette mesi di intenso, faticoso, ma gratificante lavoro per portare a casa i primi evidenti risultati, andando ben oltre le nostre stesse aspettative». E un traguardo, continua il sindaco, è già stato tagliato: «siamo appena riusciti a ridurre le tariffe da un minimo di circa il 5% fino all’11%».
«Porta a porta è stato un costoso insuccesso» Ma la rivoluzione non finisce qui, perché le iniziative messe in campo dall’amministrazione Vivarelli Colonna sono molte. «Stiamo lavorando all’eliminazione in tutta la città di Grosseto del porta a porta, il ritorno dello spazzamento con i divieti di sosta nei quartieri e la riproposizione nel centro storico della figura dell’operatore ecologico – spiega il sindaco – Nel 2020, dovremmo avere l’obbligo di arrivare al 70% di differenziata. Per arrivare a questo traguardo, metteremo in campo una serie di azioni: elimineremo il porta a porta che è stato un costoso insuccesso, lo sostituiremo con un sistema di bidoni intelligenti che possano premiare il cittadino, permettendo la tranciabilità del rifiuto». Un cambiamento è arrivato anche nel campo dello spazzamento. «I nostri controlli sul corretto esercizio del servizio – prosegue Vivarelli Colonna – ci hanno permesso di implementare sensibilmente lo spazzamento: a breve introdurremo i divieti di sosta intelligente in alcuni giorni della settimana e in tutta la città per facilitare la pulizia delle strade. Riporteremo, infine, l’operatore ecologico in centro storico».
«Obiettivo riduzione costi e miglioramento servizio» Ma quali sono le basi di questa rivoluzione? «Tutto questo è stato reso possibile – risponde il sindaco di Grosseto – perché abbiamo riunito le deleghe in materie in un unico assessorato e ricostituito l’ufficio ambiente che la precedente amministrazione aveva smantellato, delegando tutte le politiche all’Ato. Siamo impegnati nel miglioramento del servizio e nella riduzione ulteriore dei costi. Ed i cittadini paiono proprio gradire».